Mentre lo Stato stanzia 28 milioni di euro in 4 anni per il collegamento veloce tra Messina e Reggio, aggiudicato dal vettore privato Ustica Lines, neppure un euro viene destinato per il collegamento con Villa San Giovanni che oggi appare "dimenticato" e lasciato nel limbo a carico di Rfi - Bluferries senza alcuna garanzia di continuità.
Metromare, una saga destinata a non avere fine nonostante le buone notizie. Mentre lo Stato stanzia 28 milioni di euro in 4 anni per il collegamento veloce tra Messina e Reggio, aggiudicato dal vettore privato Ustica Lines, neppure un euro viene destinato per il collegamento con Villa San Giovanni che oggi appare "dimenticato" e lasciato nel limbo a carico di Rfi – Bluferries senza alcuna garanzia di continuità. L’allarme viene lanciato dal sindacato OrSA che chiede al Ministero risorse adeguate e la certezza di un affidamento triennale anche per Bluferries che sta, nonostante tutto, garantendo il collegamento senza le adeguate garanzie. A rischio occupazione e servizio.
“Se da un lato non possiamo che accogliere positivamente la recente aggiudicazione del servizio di collegamento veloce nella tratta Messina – Reggio Calabria – dichiara Michele Barresi segretario di OrSA Trasporti – dall'altro dobbiamo manifestare forti preoccupazioni per l'analogo collegamento su Villa San Giovanni, indispensabile per l'area dello Stretto ma oggi insufficiente e senza alcuna garanzia di continuità”.
Il sindacato ricorda che lo scorso dicembre il Ministero inserì 30 milioni di euro in tre anni per il servizio di collegamento veloce sullo Stretto nella Legge di stabilità 2015, risorse che ad oggi però sono destinate per la quasi totalita alla sola tratta Messina – Reggio, per la quale è stato aggiudicato un appalto che prevede una spesa di 21 milioni in tre anni con l'opzione del quarto anno per un totale di 28 milioni di euro . "
“Di fatto – denuncia Barresi – per il collegamento su Villa San Giovanni il Ministero non investe un solo euro delegando ogni onere sul bilancio della Societa Rete Ferroviaria Italiana che gestisce il servizio con la controllata Bluferries in una sorta di proroga perenne mai concretamente formalizzata e di cui ad oggi non si ha alcuna certezza di continuità”. Di certo evidenziamo che, senza contributi statali, RFI ci risulta destini al servizio di collegamento tra Messina e Villa circa 3 milioni di euro annui, con l'impiego da parte di Bluferries di due mezzi veloci ed una nave nel porto storico che tuttavia coprono il servizio nella sola fascia diurna tra le 6 e le 19:30. Dopodiché nessun collegamento è garantito tra le due sponde”.
Per il sindacalista la differenza è chiara: “Mentre lo Stato dichiara necessari e stanzia ben 7 milioni annui alla tratta Messina – Reggio garantendo a breve migliori e maggiori servizi, i 3 milioni che RFI deve stornare dai propri bilanci non possono essere sufficienti a garantire un collegamento adeguato su Villa San Giovanni, tanto che temiamo che, senza risorse aggiuntive da parte del Ministero, le perdite di bilancio di Bluferries già accumulate nel primo semestre 2015 possano mettere a rischio la continuità del servizio”.
Non si sa per quanto Bluferries potrà garantire il servizio “navigando a vista”, di certo occorrono investimenti adeguati anche per il collegamento Messina – Villa SG. e L’OrSA chiede che il Ministero dia la garanzia di un affidamento triennale del servizio, requisito indispensabile per dare certezza occupazionale e organizzativa al comparto marittimo e dell'indotto di Bluferries per il quale si potrebbe con una maggiore certezza da subito procedere alla stabilizzazione di circa 80 precari marittimi, secondo un percorso già individuato tra la società e i sindacati.