L'amministrazione Accorinti sta lavorando per chiudere la fase commissariale dell'Atm dopo quasi dieci anni. Si sta valutando la nomina del nuovo consiglio di amministrazione e le voci dicono che Giovanni Foti potrebbe tornare in riva allo Stretto nella veste di presidente.
L’Atm si prepara a chiudere la sua lunga gestione commissariale. Oggi l’azienda ha ritrovato stabilità, recuperato credibilità, sta vivendo una stagione florida rispetto agli sfasci del passato e dunque i tempi sembrano ormai maturi per rimetterla sui binari di una gestione ordinaria. Lo ha comunicato ufficialmente l’attuale commissario Domenico Manna, nominato nel 2013 dall’amministrazione Accorinti. Quella di Manna all’Atm fu la prima nomina che il sindaco fece praticamente all’indomani della sua elezione. Era il 3 luglio del 2013 e fu quello l’inizio dell’azione sull’Azienda di via La Farina che poi in quattro anni ha portato a un nuovo managment e ad una ristrutturazione generale.
Adesso lo stesso Manna ha messo nero su bianco la necessità di porre fine al commissariamento. E Palazzo Zanca è totalmente sulla stessa linea, tanto che è già stata avviata un’approfondita analisi per dare seguito a questo iter. Nell’ambito della riorganizzazione delle partecipate comunali, l’Atm è quella che è rimasta fuori dalle discussioni su ipotetiche Multiservizi, poi finite con la costituzione della MessinaServizi Bene Comune. Per l’assessore Gaetano Cacciola fin dal principio il trasporto pubblico locale doveva seguire un’altra strada, autonoma e indipendente. Così è stato. L’amministrazione Accorinti ha scommesso sull’Atm e intende farlo ancora. La novità è che si sta lavorando per dare alla società un nuovo Consiglio di amministrazione. In via La Farina un Cda manca dal 2008, quando fu dichiarato il primo commissariamento. L’ultimo presidente fu Franco Providenti, nell’era della sindacatura Genovese. Poi iniziò una fase commissariale durata dieci anni che ha visto susseguirsi ben sei diversi commissari: Grasso, Manna, La Corte, Russo, Alligo, Spicuzza e infine di nuovo Manna.
Adesso si sta lavorando per nominare il nuovo Cda. E circola già un nome, che non è certamente nuovo, per il ruolo di presidente: quello di Giovanni Foti. Potrebbe essere lui il nuovo presidente dell’Atm. L’ex direttore generale che ha salutato Messina nello scorso mese di maggio disse chiaramente che il suo non sarebbe stato un addio ma un arrivederci. E anche l’assessore Cacciola non aveva esitato a dire che un ritorno di Foti, magari con un altro incarico, non sarebbe stato da escludere. Foti, che in questi mesi è anche stato in lizza per ottenere il ruolo di Direttore generale alla GTT di Torino, potrebbe dunque tornare in via La Farina come presidente dell’azienda.
L’amministrazione Accorinti ha intenzione di nominare il Cda prima di continuare il percorso per la scelta del nuovo Direttore generale. Da quando è andato via Foti, infatti, l’incarico è rimasto nelle mani del Direttore Amministrativo Daniele De Almagro e ad oggi il bando è ancora fermo al Dipartimento Partecipate.
La nomina del Cda sarà fatta prima, anche per dare un’impronta diversa nella scelta del futuro direttore. Lo statuto dell’Atm attualmente prevede che i membri debbano essere 7, l’assessore Cacciola punta alla nomina di soli tre membri compreso il presidente. Questo punto potrebbe generare discussioni con il consiglio comunale, deputato alle modifiche degli statuti. Ciò che è certo è che l’intenzione è di non perdere tempo.
Francesca Stornante