Chiusura e apposizione dei sigilli da aprte dei carabinieri del Nas alla struttura medico-odontoiatrica, gestita da una 58enne reggina
REGGIO CALABRIA – Denunciato a piede libero un finto dentista, sequestrato il suo ‘vero’ studio medico. Questi gli esiti di una brillante operazione posta in essere nei giorni scorsi dai carabinieri della Stazione di Rosario Valanidi, nell’ambito di servizi coordinati con i militari del Nas (il Nucleo antisofisticazione e sanità) e del Nucleo Ispettorato del lavoro di Reggio Calabria, finalizzati al contrasto del lavoro sommerso e irregolare & del rispetto delle norme di legislazione sociale e delle violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza.
A gestire la struttura, una 58enne reggina
La persona finita nei guai con la Giustizia è un 56enne di Rosarno, già noto alle forze dell’ordine: i militari dell’Arma l’hanno denunciato per esercizio abusivo della professione sanitaria.
A seguito di un accesso ispettivo presso una struttura medica ubicata in un luogo non meglio precisato di Reggio città e gestita da una 58enne reggina, i militari dell’Arma hanno accertato che l’uomo stava esercitando l’attività odontoiatrica, malgrado fosse sprovvisto di titoli che l’abilitassero alla professione.
Aveva appena finito di “operare”
Non si stava solo “accingendo” a operare in chiave specialistica, no: all’interno dell’ambulatorio, solo poco prima il “finto dentista” aveva sottoposto un paziente a un intervento al cavo orale. Peraltro, dato ancora più triste, usando allo scopo un anestetico ormai scaduto, dunque assolutamente non utilizzabile.
Sigilli a tutto. Incluse 20 fiale d’anestetico scadute
Nel corso delle operazioni, sono state peraltro rinvenute venti fiale di farmaci anesteticiscaduti, sottoposte a sequestro insieme all’intero studio medico-dentistico, attrezzature e macchinari compresi.
Impedita dunque meritoriamente la prosecuzione delle visite mediche o d’ulteriori interventi odontoiatrici nei confronti di altri pazienti.