L'Angelo del Vittorio Emanuele, che ama la musica, i bambini e Messina

L’Angelo del Vittorio Emanuele, che ama la musica, i bambini e Messina

Rosaria Brancato

L’Angelo del Vittorio Emanuele, che ama la musica, i bambini e Messina

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venerdì 22 Marzo 2013 - 15:39

Martedì Tempostretto ha pubblicato lo scambio di opinioni tra un papà recatosi al Teatro per far vedere le favole ai bambini e gli orchestrali che quel giorno stavano facendo le prove generali del Rigoletto. Da quello scontro è nato un bellissimo fiore. Grazie ad un "angelo" inoltre 10 minori a rischio sabato vedranno il Rigoletto. Ecco la nostra storia:

Questa storia ve la vogliamo raccontare, perché come cantava Fabrizio De Andrè in Via del Vampo “…dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior” e sono i fiori più belli perché spuntano là dove meno te li aspetti e nel momento in cui meno te lo aspetti.

Nei giorni scorsi nel momento più doloroso della vicenda che vede contrapposti sindacati e Cda del Vittorio Emanuele, era sorta un’incomprensione tra il papà di tre bambini recatosi al Teatro per le favole il sabato pomeriggio e gli orchestrali, che in quelle ore stavano facendo le prove generali (vedi articolo allegato). Alla lettera di Fabio Costantino hanno fatto seguito le precisazioni degli orchestrali e da quel momento di tensione ne è nata una bellissima iniziativa che coinvolgerà i bambini ed i minori a rischio. Un “misterioso angelo” ha poi accolto la proposta del signor Costantino e domani sera al Rigoletto potranno assistere 10 ragazzi della Comunità Villa Antonia. Vogliamo raccontare questa storia perché Messina è anche questa, quella del dialogo e dell’amore tra persone che non si conoscono ma hanno lo stesso obiettivo: un futuro migliore per i nostri figli dove la cultura abbia diritto di esistere così come la dignità del lavoro. Tempostretto ha fatto la sua piccolissima parte facendo incontrare “via internet” due persone che sembravano essere su rive opposte e che invece adesso remano insieme.

Di seguito la lettera di Fabio Costantino che ci racconta il secondo capitolo della vicenda iniziata con la sua missiva indirizzata “all’orchestrale arrabbiato”:

“Gentilissima redazione, vi scrivo per raccontarvi come dai migliori scontri nascono , talvolta, i migliori incontri. Domenica vi ho inviato una mail in cui raccontavo di un "orchestrale arrabbiato " scatenando una serie di polemiche successivamente chiarite grazie allo splendido articolo pubblicato a firma di Rosaria Brancato.

Oggi un "Angelo" mi ha fatto trovare al botteghino del Teatro Vittorio Emanuele una busta con dentro 11 biglietti (10 per i ragazzi e 1 per il loro educatore) per poter assistere sabato al Rigoletto del Vittorio Emanuele. Ho insistito molto con questo "Angelo" affinché potessi rendere pubblico il suo nome ma non mi ha risposto; la dignità di un gesto non può essere sporcata dalla superficiale pubblicità. Grazie a questa attenzione dieci ragazzi ospiti della Comunità "Villa Antonia" della "Associazione Santa Maria della Strada" assisteranno ad un meraviglioso spettacolo. Le polemiche tra persone perbene , talvolta, sono semi che possono diventano occasioni. Ho chiesto a Pietro Cannata , l'orchestrale arrabbiato, con il quale ho avuto il piacere di scambiare qualche mail di dedicare la sua prima nota a quei ragazzi che sabato stupiti guarderanno verso il palco affinché la sua musica gridi al cielo, per loro, un sogno. Ringrazio di cuore "l' Angelo" che generosamente ha donato una occasione a questi ragazzi; la sua onesta' intellettuale mi commuove. Messina ha bisogno dei suoi migliori figli, di gente appassionata ed onesta come gli Orchestrali del Vittorio Emanuele che stanno lottando per il loro giusto riconoscimento. Messina soffre, ammalata di vecchi saccheggi e di assurde contraddizioni. Grazie di cuore Tempo Stretto e se potete raccontate che sabato 10 sfortunati figli di questa terra andranno a teatro grazie ad un giornale, il vostro, ad un orchestrale arrabbiato, ad uno psicologo arrabbiato e ad un " Angelo" con i capelli biondi e con un cuore grande. Grazie Fabio Costantino”.

Storie come questa devono essere raccontate perché lasciano accesa la candela della speranza per la nostra città. Noi sappiamo che dall’incontro tra l’orchestrale e lo psicologo stanno nascendo altri fiori, come progetti che vedranno la Musica (quella con la M maiuscola) strumento di integrazione per i ragazzi a rischio e come veicolo di crescita per i nostri bambini. Aveva davvero ragione De Andrè, dalle situazioni più tristi nascono i fiori più belli. Voglio ringraziare anch’io l’angelo che ama la Musica, i bambini e la nostra Terra per averci dato un motivo in più per restare a Messina. Grazie.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. cannata giampiero 22 Marzo 2013 22:11

    Quando le incomprensioni nascono senza cattiverie,vengono chiarite subito e come speriamo accada in questo caso,genereranno delle nuove iniziative per la comunita’ Messinese.

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  2. tra le tante brutte notizie ecco una cosa bella! 🙂

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