Tra sei mesi, o poco più, sarà completata la prima delle due uscite dello svincolo di Giostra. Poi si passerà al viadotto, che sarà smontato e ricostruito. Ma c'è l'incognita del contemporaneo utilizzo dello svincolo col passaggio dei mezzi di cantiere. Subito nuovi test per valutare un doppio senso transitorio sul Ritiro, nei momenti in cui sarà interdetto il transito in direzione Palermo
850 giorni, vale a dire 2 anni e 4 mesi, a partire da oggi. Con la firma sulla consegna dei lavori di adeguamento statico e miglioramento sismico del viadotto Ritiro, iniziano a decorrere i termini di esecuzione dei lavori. Termini che, secondo il Cas e la Toto Costruzioni, l’impresa abruzzese che si è aggiudicata i lavori, saranno rispettati. 57 milioni 188mila euro l’importo a base d’asta, comprensivo di 2 milioni 514mila euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso, che è stato del 24,995 %, per un importo finale di 43 milioni 522mila euro.
La firma sul contratto è stata materialmente apposta dal direttore dei lavori, l’ing. Piccione, dal rappresentante della Toto, l’ing. Pinna, e dalla responsabile unica del procedimento, l’ing. Sidoti. Ma la cerimonia è stata diretta dal presidente del Consorzio Autostrade Siciliane, Rosario Faraci, con gli interventi dell’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Giovanni Pistorio, del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e del direttore generale della Toto, l’ing. Sergio Bandieri.
“E’ una giornata epocale e d’importanza elevata per Messina – ha affermato Faraci -. E’ stato il primo problema affrontato al mio insediamento, una corsa contro il tempo per aggiudicare la gara entro il 31 dicembre 2014 e non perdere i finanziamenti. Purtroppo in Italia c’è uno sport nazionale, quello di fare ricorso su tutto. Comunque ora il dado è tratto, speriamo che i lavori possano finire anche in anticipo rispetto ai tempi contrattuali e si possa finalmente garantire il transito in sicurezza. I cittadini dovranno affrontare dei sacrifici, è normale quando si realizza un’opera così grossa, ma abbiamo pianificato tutto”.
L’assessore Pistorio si è soffermato sulle precarie condizioni delle autostrade siciliane. “Nel 2016 le manutenzioni devono raddoppiare – ha detto -, è un impegno che ho assunto col ministero, che ha la vigilanza e chiede che il Cas operi secondo standard adeguati. Il Consorzio ha grandi difficoltà gestionali, dovute anche alla carenza di risorse umane e tecniche, che stiamo cercando di risolvere. Sconta un passato gravoso, fatto anche di un grosso contenzioso, ma sto apprezzando l'impegno dell'attuale amministrazione. E' necessario dimostrare di sapere mantenere le autostrade in modo efficiente, viceversa sarà complicato mantenere la concessione". Secondo il presidente Crocetta, “il Cas, tra mille attacchi e polemiche, è riuscito ad imporre una svolta necessaria rispetto al passato, eliminando gli sprechi”. Il governatore regionale ha poi puntato l'attenzione su altre questioni avulse dal Cas, in particolare sulla situazione finanziaria del Comune di Messina (vedi articolo a parte).
Il direttore generale della Toto, l’ing. Bandieri, ha promesso che si farà di tutto pur di finire nei tempi previsti e possibilmente anticipare, nell’interesse comune. “La nostra azienda opera dal 1950 e ha sempre ultimato i lavori iniziati, l’ultimo esempio è la variante di valico, realizzata da noi per 5 lotti su 9. Per il viadotto Ritiro, purtroppo, un ricorso strumentale ci ha obbligato a essere inoperativi per un anno e mezzo ma contiamo di recuperare il tempo perduto. E’ un lavoro importante e delicato, dobbiamo fare una demolizione chirurgica, senza creare problemi all’ambiente sottostante. La parte più critica, infatti, è la gestione, di competenza del Cas, degli sgomberi provvisori delle persone che abitano sotto il viadotto. L’intero processo è fatto in modo tale da garantire la sicurezza ma ci sono periodi di circa un mese alla volta che comporteranno l'abbandono di alcune abitazioni. In più completeremo anche lo svincolo di Giostra visto che, incredibile ma vero, non era stata considerata l’interrelazione col viadotto e le rampe erano rimaste incomplete”.
Proprio su quest’ultimo tema, è venuto fuori un nuovo aspetto. L’ing. Bandieri ha garantito che già da lunedì 2 maggio l’azienda porterà le attrezzature sul luogo e che, entro sei mesi, sarà completata l’uscita dello svincolo di Giostra per chi proviene da Messina centro e sud. Questa nuova rampa, nei piani, a partire dalla fine di quest’anno, dovrà diventare non solo l’attesissima uscita di Giostra ma anche il passaggio obbligato del traffico autostradale in direzione Palermo, visto che contemporaneamente il viadotto Ritiro sarà smontato. “Ma noi dovremo continuare a utilizzare la rampa che realizzeremo per lo svincolo di Giostra ancora per un anno – ha spiegato Bandieri -, perché da lì dobbiamo accedere al cantiere del Ritiro, trasportare materiali e montare il carro varo. Nel momento in cui passa, diventerà necessario interrompere il traffico”.
A questo punto, la domanda è consequenziale: se una carreggiata del viadotto Ritiro è smontata e se l’uscita di Giostra viene interdetta al transito a causa del passaggio dei mezzi di cantiere, come si farà a indirizzare il traffico autostradale in direzione Palermo? “Inizieremo subito dei test sul viadotto – ha proseguito Bandieri -, metteremo in vibrazione l’impalcato per verificare lo stato di salute effettivo. Pensiamo non sia ‘malato’ al punto da impedire un doppio senso transitorio sull'altra carreggiata, anche se lo stazionamento contemporaneo dei tir su due corsie potrebbe generare problemi da valutare. Sono perplesso sull’attuale strettoia, tra l’altro sono stati messi new jersey che pesano forse quanto un automezzo. L’avevo già detto un anno e mezzo fa, ma se il Genio Civile ha ritenuto questo… Se i test daranno esito positivo, si potrà pensare ad un doppio senso su una carreggiata, che agevolerebbe il lavoro, viceversa si dovrà prevedere un senso unico alternato regolato da semafori”.
(Marco Ipsale)
Dieci anni più; dieci anni meno…..
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Lavori che non finiranno mai.Campa cavallo che l’erba cresce.
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