Cisl e Cgil: "ancora 20 giorni senza mensa scolastica". Ma per la Panarello l'emergenza è finita

Cisl e Cgil: “ancora 20 giorni senza mensa scolastica”. Ma per la Panarello l’emergenza è finita

Rosaria Brancato

Cisl e Cgil: “ancora 20 giorni senza mensa scolastica”. Ma per la Panarello l’emergenza è finita

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venerdì 05 Febbraio 2016 - 10:56

Altri 20 giorni senza refezione scolastica. Oggi la protesta degli addetti alle mense e l'incontro con l'assessore Panarello che rassicura: "il provvedimento firmato dalla ragioneria. Emergenza finita". Cisl e Cgil però ricordano che servono altre 3 settimane per far tornare il cibo a scuola "Bisognava pensarci prima"

Tutto febbraio andrà via senza il servizio refezione scolastica.

Oggi a Palazzo Zanca a esplodere è stata la protesta degli addetti alla mensa, servizio sospeso lo scorso mese di gennaio. L’assessore Patrizia Panarello ha incontrato i rappresentanti della Fisascat Cisl e della Filcams Cgil spiegando che il provvedimento è stato firmato dal ragioniere generale e nei prossimi giorni sarà pubblicato il bando. Per la Panarello “l’emergenza scuole è finita” ma in realtà sarà finita quando i bambini avranno di nuovo la refezione scolastica, fatto che non avverrà prima di 20 giorni, anche perché perché il bando deve essere espletato e le offerte vagliate.

Stamane dunque la protesta dei lavoratori e poi l’incontro con l’assessore con l’obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali e nel contempo ripristinare il servizio. La Panarello ha anche comunicato che tutti i provvedimenti relativi al gasolio sono stati firmati e “quindi tutte le scuole sono state rifornite; i tecnici hanno esaudito le richieste per la manutenzione degli impianti. Se ancora dovessero sussistere problemi tecnici, gli Istituti scolastici potranno segnalarli al numero 0906010252 affinché si possano sollecitare gli uffici competenti. Bisogna dare atto che la Ragioneria ha mantenuto gli impegni presi e pertanto possiamo considerare conclusa l'emergenza scuola”.

Fisascat Cisl e Filcams Cgil non hanno lo stesso ottimismo dell’esponente della giunta, giacchè la mensa manca dal 12 gennaio e mancherà ancora: “altri 20 giorni senza servizio mensa nelle scuole comunali- dichiara Pancrazio Di Leo, segretario generale Fisascat Cisl-. Nonostante il provvedimento firmato sia già in Ragioneria, serviranno almeno due settimane per adempiere a tutte le procedure tecniche e burocratiche per far ripartire il servizio. È importante che gli uffici comunali diano i tempi giusti a tutto l’iter burocratico e che la determina non si perda tra gli scaffali o le scrivanie. È chiaro che una situazione del genere si è verificata per la mancata programmazione e organizzazione del servizio. Non è possibile che per oltre un mese non venga erogato un servizio importante come quello della refezione scolastica. Bisognava pensarci per tempo”. Puntuale anche il commento della Cgil. “La soluzione oggi prospettata non fa altro che ricalcare le promesse a suo tempo fatte dall’amministrazione- dichiarano Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi Filcams Cgil- Auspichiamo che quanto sostenuto oggi dall’assessore Panarello si trasformi in atti concreti affinché un servizio così importante per la cittadinanza possa riprendere al più presto. Speriamo che il servizio nei prossimi mesi non subisca ulteriori interruzioni e che quanto annunciato nell’incontro di oggi venga attuato nei tempi giusti per evitare ulteriori disagi ai lavoratori e all’utenza. Vigileremo che l’affidamento diretto del servizio abbia buon fine e che si predispongano tutti gli strumenti affinché si avvii l’iter per la predisposizione di una gara di appalto che garantisca la continuità al servizio e la stabilità ai lavoratori”.

Prossima tappa la pubblicazione del bando, probabilmente la prossima settimana.

Il problema resta quello evidenziato, al di là del fatto che la mancata predisposizione del bilancio di previsione 2015 è la “mamma”di tutti i disservizi, è la mancata programmazione il nodo della questione. “Bisogna pensarci in tempo” e magari, non annunciare, come fatto dall’assessore il 12 gennaio “tra pochi giorni sarà tutto risolto”, salvo poi scaricare le colpe dell’emergenza su dirigenti e sul collega De Cola.

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. A Casa sua l’emergenza è finita ha da mangiare e si becca pure l’appannaggio di assessore,cosa può volere di piu?

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  2. A Casa sua l’emergenza è finita ha da mangiare e si becca pure l’appannaggio di assessore,cosa può volere di piu?

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  3. Quando i bilanci erano facili da manipolare, come dimostrano i rinvio a giudizio e i magistrati della Corte, per MENSE SCOLASTICHE, settore in cui il contributo delle famiglie è irrisorio, anche di quelle che possono permetterselo, la spesa è stata consistente, nel periodo 2008-2012 la media annuale è di €1.602.685;nel 2013 anno in cui la spesa si trascina le previsioni di CROCE €1.437.151. Come sappiamo a causa dei conti in rosso uno dei prezzi più salati lo paga questo SERVIZIO SOCIALE,una minore spesa del 47,7%. Nel 2014 €796.712,nel 2015 €764.352. Naturalmente non condivido questa scelta a prima vista necessaria,avrei organizzato meglio i rientri per diminuire la mensa del personale,ancora molto alta,nel 2015 €549.085,nel 2014 €813.024.

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  4. Quando i bilanci erano facili da manipolare, come dimostrano i rinvio a giudizio e i magistrati della Corte, per MENSE SCOLASTICHE, settore in cui il contributo delle famiglie è irrisorio, anche di quelle che possono permetterselo, la spesa è stata consistente, nel periodo 2008-2012 la media annuale è di €1.602.685;nel 2013 anno in cui la spesa si trascina le previsioni di CROCE €1.437.151. Come sappiamo a causa dei conti in rosso uno dei prezzi più salati lo paga questo SERVIZIO SOCIALE,una minore spesa del 47,7%. Nel 2014 €796.712,nel 2015 €764.352. Naturalmente non condivido questa scelta a prima vista necessaria,avrei organizzato meglio i rientri per diminuire la mensa del personale,ancora molto alta,nel 2015 €549.085,nel 2014 €813.024.

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  5. Per i messinesi che non vivono di SPESA CORRENTE del Comune conta la qualità di questa spesa, per intenderci più soldi alle MENSE SCOLASTICHE meno ai BUONI PASTO e MENSA del PERSONALE. Quest’ultima è diminuita nel 2015 a €549.085 rispetto ai €813.024 del 2014, una differenza di €263.939, significa che LE DONNE ha organizzato meglio i rientri pomeridiani,ma deve fare di più,da qui uno dei veri motivi delle proteste sindacali di questi giorni. Una buona notizia dal conto del tesoriere,la SPESA CORRENTE nel 2015 diminuisce di €22.748.360 rispetto al 2014 a favore della SPESA PER INVESTIMENTI più €4.841.726. Purtroppo i debiti di #quellichec’eranoprima# pesano, nel 2015 abbiamo pagato come rimborso prestiti €13.508.706 in più rispetto al 2014.

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  6. Per i messinesi che non vivono di SPESA CORRENTE del Comune conta la qualità di questa spesa, per intenderci più soldi alle MENSE SCOLASTICHE meno ai BUONI PASTO e MENSA del PERSONALE. Quest’ultima è diminuita nel 2015 a €549.085 rispetto ai €813.024 del 2014, una differenza di €263.939, significa che LE DONNE ha organizzato meglio i rientri pomeridiani,ma deve fare di più,da qui uno dei veri motivi delle proteste sindacali di questi giorni. Una buona notizia dal conto del tesoriere,la SPESA CORRENTE nel 2015 diminuisce di €22.748.360 rispetto al 2014 a favore della SPESA PER INVESTIMENTI più €4.841.726. Purtroppo i debiti di #quellichec’eranoprima# pesano, nel 2015 abbiamo pagato come rimborso prestiti €13.508.706 in più rispetto al 2014.

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  7. La qualità del servizio che ci rendono i dipendenti di MESSINAMBIENTE e ATO è scarsa, molto scarsa, specialmente nella pulizia delle strade, a fronte di trasferimenti molto consistenti da parte di RENATO sindaco. Dal conto del tesoriere, nel 2014 €39.533.420 e nel 2015 €44.934.339, nel biennio €84.467.759, una media annuale di €42.233.880. Questi nostri concittadini sono ingrati, non solo verso il Sindaco, ma soprattutto nei confronti dei messinesi che hanno pagato puntualmente la TARSU, poi TARES oggi TARI.

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  8. La qualità del servizio che ci rendono i dipendenti di MESSINAMBIENTE e ATO è scarsa, molto scarsa, specialmente nella pulizia delle strade, a fronte di trasferimenti molto consistenti da parte di RENATO sindaco. Dal conto del tesoriere, nel 2014 €39.533.420 e nel 2015 €44.934.339, nel biennio €84.467.759, una media annuale di €42.233.880. Questi nostri concittadini sono ingrati, non solo verso il Sindaco, ma soprattutto nei confronti dei messinesi che hanno pagato puntualmente la TARSU, poi TARES oggi TARI.

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