Un gruppo di amici con in testa Elio Conti Nibali e Vincenzo Cinturrino, con un flash-mob ha voluto accendere i riflettori su una delle zone più belle di Messina, avvolta nell’abbandono
Affacciandosi sullo Stretto, si respirano Mito e bellezza. Ma anche incuria e degrado. Lo Stretto “grida vergogna”. E loro, un gruppo di amici con in testa Elio Conti Nibali e Vincenzo Cinturino, con un flash-mob hanno voluto accendere i riflettori su una delle zone più belle di Messina, avvolta nell’abbandono.
L’ambiente qui è in rovina. “Solo chiacchiere e passerelle” chiosano in uno striscione quanti hanno inscenato l’insolita riunione sostenendo che “il nostro futuro si può realizzare” e che lo Stretto e la Falce sono un patrimonio di Messina da amare.
Rimane ancora intatta la grandiosità del complesso geo-storico della Falce che attende solo di essere ricompresa in tutte le sue mirabili potenzialità. Su di essa la parte più progredita della città investì nei secoli scorsi, ingenti risorse, proiettando il territorio in modo indissolubile e coerente sul proprio mare. Sognare una città migliore è legittimo, ma per realizzarla ci vuole uno spirito diverso e soprattutto un’ottica diversa. Messina è in ginocchio! La città è stata abbandonata a se stessa da una classe politica corrotta e invereconda. I messinesi di oggi hanno dimostrato in più occasioni di non amare la propria città, anzi l’hanno più volte mortificata, violentata, cercando di trarne di profitti a danno dell’intera collettività. se non cambia questo di ragionare non avremo mai sviluppo e prosperità!