Ad oggi non vi è traccia nelle buste paga di consiglieri ed assessori. I componenti della giunta hanno inviato una nota agli uffici finanziari ricevendo in cambio picche
La buona volontà di rinunciare all’aumento del dieci per cento dell’indennità di funzione è rimasta solo nelle note e nei giornali (vedi correlati in basso). Consiglieri ed assessori provinciali non hanno ancora fatto seguito con in fatti alle dichiarazioni di intenti spiattellate nelle scorse settimane. Un modo deludente per concludere la fuga dalla mannaia dell’antipolitica. Solo il presidente Nanni Ricevuto, ad oggi, risulta infatti aver deciso di dar seguito ai proclami, sebbene scontandosi la somma da devolvere alle casse dell’Ente dal 10% al 5,9 %, ovvero € 513,14.
Non vi è traccia, almeno così appare dalla consultazione delle buste paga per le spettanze istituzionali del mese di maggio dei consiglieri provinciali e degli assessori, di alcuna rinunzia né per l’adeguamento contabile del 10%, né tantomeno per differente percentuale economica. I componenti della giunta hanno tentato, attraverso una nota inviata agli uffici finanziari, di promuovere un azione di rinunzia all’adeguamento, rigettato dagli uffici finanziari dell’Ente per “impossibilità tecnica di rinunziare ad un adeguamento di legge”. L’unico sistema per potere impiegare diversamente tali risorse è devolverne parte ad onlus che operano nel territorio, magari secondo una strategia comune concordata da giunta e consiglio. (ER)
CCA’ NISCIUNO E’ FESSO!
Appare lapalissiano che una proposta del genere non potesse avere seguito. Gli abbuffini di Palazzo dei leoni magari reputano inadeguati i compensi che percepiscono, altro che ridursi lo stipendio! Ricevuto, lei poteva tranquillamente scontarsi il 10%, del resto i mille euro persi li avrebbe riguadagnati da altre parti…
La Regione Siciliana prima o poi si dovrà adeguare alle altre Regioni (Governo Centrale permettendo), allora saranno “uccelli senza zucchero” per le Provincie sprecone.
Aspetto fiducioso.
“I componenti della giunta hanno tentato, attraverso una nota inviata agli uffici finanziari, di promuovere un azione di rinunzia all’adeguamento, rigettato dagli uffici finanziari dell’Ente per “impossibilità tecnica di rinunziare ad un adeguamento di legge”.
E allora??? Qual’è il problema? Devolvano il loro stipendio (GRAN PARTE e non una cifra simbolica…) alle popolazioni alluvionate di Giampilieri/Saponara, del resto il loro è e dovrebbe restare solo un SERVIZIO alla cittadinanza.
Perchè non si mettono i nomi di chi nn ha per niente intenzione di ridursi i proventi (sottratti ai cittadini). Ed anche l’intera somma che percepiscono. Per me bisogna iniziarli ad aspettare sotto casa e chiedere spiegazioni(democraticamente) del loro operato….
Sono d’accordo. Mettiamo i nomi, almeno la cittadinanza potrà conoscere coloro che durante le campagne elettorali vengono ad elemosinare, qualificandosi come onesti, il voto. Poi Ricevuto dovrebbe spiegare pubblicamente come rinuncia, visto che – dagli stessi consiglieri sostenuto – non possono rinunciare per legge. Ma pensate veramente che i cittadini sono scemi? Volete veramente rinunciare? Fate come ha suggerito quel lettore di devolvere i vostri compensi (NON CERTO MERITATI) alle popolazioni che ne hanno veramente bisogno. Giampilieri ancora piange, così come Saponara e Barcellona per le alluvioni (sembra) dimenticate, ed anche le popolazioni dell’Emilia. Consiglieri, assessori e presidente perchè non pensate a quei lavoratori della Seviral che per il vostro stesso metodo politico, sono senza occupazione e non hanno di che vivere?Che cosa avete fatto per Messina? Che cosa contate nella regione o nel governo nazionale se Messina non viene minimamente considerata?
Dovreste tutti quanti andare a fare dei corsi di buona amministrazione nelle altre regioni più virtuose, ma forse meglio di no, altrimenti rischiereste di “contagiare” anche gli insegnanti.