Il direttore generale Conte e il direttore d’esercizio Lacava ammettono i disservizi, ma difendono il personale dell’azienda trasporti e l’«indiscutibile professionalità e serietà» dei conducenti dei mezzi
La lettera inviata in redazione da un nostro lettore – che ha voluto denunciare pubblicamente i continui disservizi del trasporto pubblico locale ed il comportamento poco professionale di un autista (vedi qui) – non poteva lasciaare indifferenti i vertici dell’Atm, che hanno deciso di rispondere al nostro lettore tramite comunicato ufficiale, scritto dal direttore generale Claudio Conte e firmato anche dal direttore d'esercizio Guglielmo Lacava. I due dirigenti ammettono i problemi del servizio offerto alla cittadinanza , dovuto essenzialmente alla «nota crisi di liquidità e ultradecennale mancanza di investimenti nel core business», a causa della quale « la flotta risulta veramente "combinata male e bisognosa di continua e costosa manutenzione, sempre che si riescano ad acquistare i pezzi di ricambio».
Ecco il testo integrale della nota inviata da Conte e Lacava:
«Pur trovandomi fuori sede, ho avuto modo di leggere on line l'articolo comparso ieri 1 luglio sul vostro autorevole quotidiano, riguardante disservizi segnalati dall'utenza, che si sarebbero registrati sulla linea 38 “Zaera-Camaro” a causa di un nostro Conducente che avrebbe interrotto il servizio motivando il gesto con la mancanza del collega che avrebbe dovuto dargli il cambio. Ora, che l'ATM non riesca giornalmente ad esercire una o più corse, purtroppo è un fatto noto, peraltro ripetutamente rilevato anche dal vostro quotidiano, da ricollegarsi (ripeto purtroppo) con la nota crisi di liquidità e la ultradecennale mancanza di investimenti nel core business (cioè acquisto di bus nuovi). Ragion per cui la nostra flotta risulta veramente "combinata male" e bisognosa di continua e costosa manutenzione, sempre che si riescano ad acquistare i pezzi di ricambio. Ma francamente che un nostro Conducente abbia assunto il comportamento segnalato dall'utenza, mi è sembrato quasi incredibile, dal momento che, a mia memoria, quantomeno negliultimi sei/sette anni, non si sono mai registrati fatti di tale gravità, sia per la indiscutibile professionalità e serietà dei nostri Conducenti, e sia perché il “Dirigente” in servizio presso la nostra Centrale Operativa sa bene che il nostro Regolamento (R.D. n. 148/31) gli conferisce nei casi di mancanza cambio l'autorità di disporre una temporanea prosecuzione del servizio, proprio nello spirito di non lasciare a terra l'utenza in maniera improvvisa. Ho richiesto quindi telefonicamente i necessari chiarimenti al Direttore di Esercizio, in esito ai quali è risultato che al Conducente è stato ordinato di rientrare in Deposito per controlli in Officina, avendo egli rilevato e segnalato un anomalo surriscaldamento del motore, fatto che, stante la vetustà della flotta, ma soprattutto in conseguenza del sovraccarico di utilizzo al quale sono sottoposti i pochi bus disponibili, origina molto spesso gravissimi danni al motore, così procurando un fermo macchina molto lungo, e quindi disagi ancora maggiori all'utenza. Mi sento in dovere, con il Direttore di Esercizio, di emettere questo comunicato perché è giusto addossare all'ATM le colpe (e quindi i disagi all'utenza) dovute alle oggettive difficoltà gestionali conseguenti alla crisi finanziaria che in atto attanaglia l'Azienda, ma francamente "gettare la croce" sul nostro personale che in quel momento ha soltanto posto in essere le uniche azioni possibili in quel contesto, mi sembra oltremodo ingiusto». Il Direttore Generale Claudio Conte Il Direttore di Esercizio Gommato Ing. Guglielmo Lacava Ing.