La nave, già fermata un mese fa per il fatiscente stato di manutenzione, potrebbe rimanere ancora in servizio come riserva delle navi Villa e Scilla
Novità interessante per la flotta pubblica nello Stretto. Potrebbe infatti essere rinviato il "pensionamento" della storica nave Iginia, classe 1969, unità di RFI-Bluvia già destinata alla dismissione e a cui, lo scorso sabato, sono scadute le certificazioni per la navigazione. L'unità era stata fermata appena un mese fa in seguito alla denuncia del sindacato Orsa, che segnalò la fuoriuscita di gas di scarico in sala macchine e un fatiscente stato di manutenzione generale.
Adesso, come riportato dal portale Trasportisullostretto.it, sembra che a causa di sopraggiunte esigenze aziendali il traghetto rimarrà in servizio, previe verifiche tecniche, ancora per alcuni mesi in qualità di "riserva" delle navi Villa e Scilla. Sarebbe dunque scongiurato, almeno per il momento, la perdita dell'ultimo "pezzo di storia" del naviglio ferroviario.
La perdita del certificato di navigabilità fa sì che l’Iginia venga definita, a tutti gli effetti, unità non navigante.
Il massimo che si può fare è il suo utilizzo come pontone, spinta da rimorchiatori di manovra, sempre se è in condizioni di tenenre il mare.
Pensare di potere, alla bisogna, fare ricorso all0’unità priva dei requisiti di sicurezza e navigabilità, significherebbe l’arresto del Comandante e degli Ufficiali da parte della Capitaneria di Porto.
Smettetla di mettere in giro voci senza senso.
Del resto, è già tanto che sia arrivata ai giorni nostri un’unità che è un ferro vecchio da tanto tempo, con impianti e sosttosistemi corrosi o non funzionanti da tempo immemorabile (a cominciare dai cessi).
Invece di auspicare la continuazione del servizio per una ex unità ridotta ad un colabrodo, perchè non vi fate portatori di istanze di sopravvivenza del servizio navale delle ex Ferrovie dello Stato?
Ricordatevi che anche le altre unità sono vicine ai 30 anni (la più giovane è la Logudoru, entrata in servizio nel 1985) e che, per quanto approfonditi possano essere stati i lavori di refitting, si tratta di unità vicine alla fine della loro vita utile.
Non basta qualche pennellata di smalto per donare l’etrna giovinezza.