Il consigliere provinciale Udc ha chiesto la convocazione urgente della quarta commissione consiliare: "Vi sono molte aziende messinesi ammesse definitivamente in graduatoria ma non finanziate che hanno speso migliaia di euro per progetti e rischiano di dover rifare tutto da capo"
Si è subito messo al lavoro il consigliere provinciale Antonino Muscarello. A distanza di una settimana dall’insediamento a Palazzo dei Leoni, ieri ha chiesto la convocazione urgente della quarta commissione consiliare, presieduta da Francesco Rella.
La questione tirata fuori dal consigliere centrista riguarda i fondi per l’agricoltura. 8 milioni a disposizione della Regione Sicilia che non vengono utilizzati. I fondi, inseriti all’interno del Piano di Sviluppo Rurale, sono destinati agli interventi per la salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e del paesaggio rurale.
“Vi sono molte aziende messinesi ammesse definitivamente in graduatoria ma non finanziate per mancanza di fondi nelle misure B e C – ha dichiarato Muscarello -. Questa aziende idonee hanno speso migliaia di euro per progetti, autorizzazioni provvisorie (che a breve scadranno) nulla osta, pareri, tasse governative”.
La misura 216 dei fondi per l’agricoltura ha infatti previsto 5 destinazioni. Le misure B e C, per cui le aziende messinesi sono in graduatoria, riguardano il “Ripristino e ampliamento di muretti a secco, terrazzamenti e ciglionamenti preesistenti” e la “Creazione di fasce tampone vegetate lungo i corsi d’acqua e creazione di corridoi ecologici”. Ma proprio per queste misure non ci sono più finanziamenti. Gli 8 milioni a disposizione provengono dalla misura A (Impianto o ripristino di siepi, filari, boschetti) per cui non sono stati presentati progetti. E’ da lì che il consigliere provinciale chiede che vengano presi i fondi da destinare ai progetti presentati, altrimenti si rischia di perderli, causando un grave danno agli utenti.
“Utilizzando quelle somme potrebbero partire i progetti già cantierabili, creando in un periodo di grave crisi nuovi posti di lavoro. Invece – ha concluso Muscarello – si rischia di perdere i soldi, con la beffa che le aziende idonee dovranno per eventuali futuri nuovi bandi rifare tutto l’iter progettuale con nuove ed ingenti spese, una cosa incredibile e paradossale”.
(Giusy Briguglio)