Ai domiciliari un imprenditore agricolo che nella documentazione presentata per ottenere i fondi destinati all'agricoltura utilizzava contratti di affitto dei terreni i cui proprietari erano morti anni prima della stipula.
Aveva utilizzato dei contratti di affitto siglati con proprietari di terreni deceduti anche dieci anni prima. I documenti venivano poi presentati per acquisire i contribuiti agricoli erogati dall'Agea e per altre pratiche agricole.
Con questa accusa – truffa aggravata – è andato ai domiciliari un imprenditore agricolo di Cesarò, per il quale la Guardia di Finanza di Sant'Agata di Militello ha inoltre disposto il sequestro per equivalente fino a 118 mila euro.
I finanzieri hanno infatti scoperto il meccanismo, monitorando i flussi dei finanziamenti Agea sui Nebrodi, appurando che la truffa è andata avanti dal 2011 al 2015 e in parte replicata anche nel biennio successivo, fino al 2017.
Al vaglio la posizione dell'addetto di un patronato di Cesarò, che potrebbe aver favorito le pratiche false dell'imprenditore agricolo. Ma per verificare il loro ruolo le indagini sono ancora in corso.
Alessandra Serio