Il comitato è collegato al costituendo partito rappresentato dall’ex ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda
Messina – Continua la serie di incontri organizzati dal Comitato Messina in Azione, collegato al costituendo partito rappresentato dall’ex ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda.
Dopo il banchetto sulla OperAzione Sanità (quest’ultima strutturata da Walter Ricciardi, tra i fondatori di Azione) il Comitato prosegue il suo percorso incentrando, questa volta, il dibattito sul delicato tema degli sprechi dei Fondi Europei concessi alla Regione Siciliana e derivanti dalla “incompetenza gestionale degli amministratori locali”. A illustrare la desolante condizione finanziaria su tale argomento sono stati alcuni stimati professionisti della città insieme all’ospite d’eccezione Giangiacomo Palazzolo, promotore nazionale di Azione.
«Il nostro Comitato punta sull’informazione circa tutti gli strumenti, e le relative modalità, per usufruire di tutte le opportunità di sviluppo regionale e locale», ha spiegato il referente del Comitato messinese, Fabrizio Provenzano. «In questo caso, vogliamo fare luce sulle opportunità di crescita di cui Messina – e tutta la Sicilia – può beneficiare grazie ai finanziamenti europei»
La scelta di analizzare questi argomenti è stata dovuta a ragioni cruciali, secondo quanto hanno continuato a dichiarare gli attivisti del Comitato: «Già da ottobre 2019 il direttore generale per la Politica regionale della Commissione UE, Marc Lemaitre, aveva dichiarato che gli investimenti al sud da parte del governo italiano erano in calo e che così facendo non si rispettavano i parametri di crescita economica previsti per le regioni del Mezzogiorno», e hanno affermato che, «da un lato sono le istituzioni regionali a rendere farraginoso l’iter per l’ottenimento di fondi per il rilancio economico siciliano, dall’altro si avverte in Sicilia la mancanza di una conoscenza approfondita degli strumenti finanziari, nonché delle relative procedure, aspetto che potrebbe rivelarsi il principale beneficio per la Regione, sia in termini di occupazione che di risparmio nella Pubblica Amministrazione».
Nella foto, Provenzano e Palazzolo