Riunione tecnica di coordinamento interforze, questa mattina in Prefettura, presieduta dal prefetto Stefano Trotta, alla quale hanno partecipato i responsabili delle forze di polizia, l'assessore Panarello, la dirigente scolastica Patanè ed il presidente della III circoscrizione Cucè.
E’ altissima l’attenzione sui fatti accaduti nelle ultime due settimane a Fondo Fucile, dove le auto di alcune insegnanti della Scuola Albino Luciani sono state date alle fiamme. Questa mattina, in Prefettura, si è svolta una riunione tecnica di coordinamento interforze presieduta dal Prefetto Stefano Trotta, alla quale hanno partecipato i responsabili delle Forze di Polizia.
In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, sono intervenuti Patrizia Panarello, Assessore alla Pubblica Istruzione, Grazia Patanè, dirigente scolastico dell’istituto nonché “vittima” dell’ultimo atto incendiario, e Lino Cucè, presidente della III Circoscrizione.
Espressa “solidarietà nei confronti dell’intero corpo docenti che – come si legge nella nota – presta servizio in una zona, come quella di Fondo Fucile, connotata da una situazione di particolare degrado sociale”. A tal riguardo, l’assessore Panarello ha anche illustrato le iniziative avviate dal Comune per il risanamento di questa area urbana. Disposta, da parte del Prefetto, l’intensificazione dell’attività di controllo del territorio da parte delle Forze di Polizia.
La cosa più vergognosa e che un istituto scolastico deve convivere all’interno di una “favelas”, l’espressione più alta di degrado che la città deve sopportare, e le istutuzioni dove sono? Il risanamento a quando? Dimenticate che accanto la scuola Albino Luciani c’è un asilo e un oratorio! Adesso parte la solidarietà da ogni luogo, solo adesso!
Facciamo che per il prossimo anno trasferiremo due o tre insegnanti in altre sedi, al loro posto assumiamo tutta la squadra di Mercenari 3, mentre per il ruolo di dirigente scolastico mettiamo a Steven Segal, chissà come finirà!
La cosa più vergognosa e che un istituto scolastico deve convivere all’interno di una “favelas”, l’espressione più alta di degrado che la città deve sopportare, e le istutuzioni dove sono? Il risanamento a quando? Dimenticate che accanto la scuola Albino Luciani c’è un asilo e un oratorio! Adesso parte la solidarietà da ogni luogo, solo adesso!
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