Allarme dei commercialisti siciliani sul contributo a fondo perduto per le imprese danneggiate dal lockdown. ANC chiede rinvio del click day
Il meccanismo per accedere all’avviso BonusSicilia, che prevede contributi a fondo perduto destinati dalla regione Sicilia alle aziende in difficoltà per l’emergenza Covid, presenta troppe criticità.
Il click day è fissato per la mattina del 5 ottobre alle 9 ma difficilmente le aziende che hanno i requisiti potranno anche avere le carte in regola, per quella data. Per questo i commercialisti siciliani hanno chiesto al Governo Regionale di rinviare di un mese la scadenza della presentazione delle domande.
Il coordinamento dell’Associazione Nazionale Commercialisti Siciliani ha inoltre chiesto un incontro con l’assessore alle attività produttive, l’onorevole Girolamo Turano, perè arrivare ad una semplificazione della procedura. L’obiettivo è evitare che il sostegno resti tale solo sulla carta e le aziende siciliane in difficoltà possano davvero usufruirne.
La richiesta è siglata dal coordinatore regionale Anc Francesco Vito e sottoscritto dalle Anc di Agrigento, Barcellona pozzo di Gotto, Catania, Messina, Caltanissetta, Nicpsia-Enna, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani.
Il contributo a fondo perduto – tra i 5 e i 35 mila euro – è stato strutturato per offrire una boccata d’aria alle imprese e attività commerciali che hanno chiuso durante il lockdown, per effetto di un’ordinanza regionale o nazionale. Ed è diretto in particolare alle piccole e medie imprese, con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo non superiore ai 2 milioni di euro.
L’elenco della documentazione da presentare e la procedura telematica prevista – la registrazione attraverso lo SPID e il “click day” per la presentazione, preoccupa i commercialisti, che hanno ben presente le difficoltà pratiche nell’ottenere le certificazioni richieste prima e nel far funzionare i collegamenti telematici in Sicilia dopo.
Ad oggi sono tantissimi i soggetti economici non ancora in possesso dello SPID, ad esempio, perché non rilasciato dai relativi provider, in ritardo per l’enormità delle richieste.
Il click day, così, rischia di trasformarsi in un giorno da incubo per commercialisti e imprese, molte delle quali potrebbero vedere sfumare la possibilità di avere il contributo pur avendone diritto.
