La giunta Accorinti respinge le accuse della presidente del Consiglio comunale e spiega che l'iter seguito è legittimo e trasparente
L’amministrazione Accorinti risponde alla presidente Emilia Barrile in merito alle graduatorie provvisorie in pubblicazione all’Albo Pretorio del Comune, per la definitiva assegnazione di case come previsto dal Progetto Capacity negli ambiti di risanamento di Fondo Saccà e Fondo Fucile.
“Le graduatorie provvisorie – spiegano da Palazzo Zanca – sono state stilate seguendo i criteri delle leggi regionali, che regolano le assegnazioni degli alloggi da destinare ai residenti nei vari ambiti di risanamento della città di Messina; nella fattispecie si tratta delle leggi regionali n. 10 del 1990 e n. 4 del 2002. Tutte le procedure si sono svolte nella massima trasparenza e rispetto della normativa di settore, dandone ampia diffusione attraverso ripetuti comunicati stampa dell’Ente”.
“Ciò che preme particolarmente all’Amministrazione comunale – sottolineano Il sindaco Accorinti; il vicesindaco Cacciola; e gli assessori, alle Politiche Sociali Santisi, allo Sviluppo Urbano De Cola, ed alle Politiche della Casa Pino è rassicurare i cittadini di quei territori che tutti coloro che rientrano nei censimenti effettuati dalla Polizia municipale avranno assegnato un alloggio con le varie modalità previste dal Progetto Capacity. Allo stesso tempo gli abitanti di Fondo Sacca sono stati invitati ad un incontro che si è tenuto il 5 agosto scorso presso il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, dove sono stati presentati il progetto e le opzioni per la modalità di acquisizione della casa. La stessa tipologia di incontro è in programmazione per i cittadini di Fondo Fucile. La relazione di fiducia che in queste settimane si è costruita tra i cittadini e i mediatori sociali, che stanno incontrando quotidianamente gli abitanti di Fondo Saccà, è un elemento innovativo, che punta ai legami di comunità e ad una relazione chiara con le Istituzioni. La portata innovativa del progetto, come più volte comunicato, sta nel concepire il processo di risanamento non più come semplice attribuzione di una casa, ma di una presa in carico globale di bisogni che sono anche legati alla socialità, alla conoscenza e al diritto di cittadinanza. Ed è evidente che ciò si può realizzare solo attraverso un coinvolgimento attivo dei beneficiari che si auspica non venga minato da informazioni forvianti. Messina è stata l’unica città siciliana ad accedere ai finanziamenti per la riqualificazione delle periferie, e grazie al Progetto Capacity, oltre ad attestarsi quale unica città siciliana ad essere finanziata nella prima tornata, potrà garantire a numerose famiglie il diritto ad una casa e, in modo correlato opportunità di lavoro e occasioni per ripensare e ridefinire le relazioni negli stessi territori”.
“Ricordiamo altresì – concludono sindaco ed assessori – che è stato rispettato il cronoprogramma da parte di tutti i partner e con l’insediamento della cabina di regia composta dagli assessori Santisi, De Cola e Pino, insieme al rappresentante della partnership privata, ha preso concretamente il via il progetto di risanamento sociale e ambientale dell’area interessata”.