Si parla di spese che in alcuni casi hanno superato il 600 per cento del costo effettivo. Come nel caso degli affitti degli immobili utilizzati come sedi degli Enti di formazione o ancora le somme relative ai costi di pulizia o alle fornitura che sono emerse essere parzialmente se non del tutto inesistenti in alcuni casi. "Se ci fossimo limitati come Procura e come forze di polizia a guardare le carte dei soggetti Aram, Lumen e Ancol avremmo scoperto qualche spicciolo. La realtà è che questi soggetti per svolgere la propria attività e per lucrare illecitamente su quelli che erano i fondi messi a disposizione dalla Regione piuttosto che dallo Stato o dalla Ue hanno creato delle barriere tra coloro che poi alla fine erano veramente i fornitori dei servizi o dei beni e gli enti di formazione. Queste barriere avevano un solo scopo. Sono società che infrapposte tra un soggetto che fornisce un servizio o cede un bene servivano a far lievitare il prezzo e conseguentemente lucrare in un modo "meno visibile". Se nascondo o invento una fattura di sana pianta è plausibile che sia scoperto al primo colpo. invece Se io trovo una contabilità perfetta perché le carte tornavano perfettamente, quello che non tornava era il valore tra il primo e il secondo passaggio" Parte da questo dato di fatto il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Vincenzo Vellucci nello spiegare l'importanza di un'operazione che al di là dei nomi illustri vede un lavoro certosino da parte delle forze di polizia che come anche sottolineato dal procuratore Lo Forte è innovativo. "Le carte erano in regola - ha sottolineato - ma andando oltre la superficie si è scoperto il sistema utilizzato sistematicamente per ottener più fondi di quelli che altrimenti sarebbero stati erogati"
I dettagli dell’operazione Corsi d’Oro illustrati in conferenza stampa. IL VIDEO
S.A. |
mercoledì 17 Luglio 2013 - 12:50
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