Si tratta solo di quelle captate prima del 12 dicembre 2011, data in cui l’onorevole Francantonio Genovese è stato iscritto nel registro degli indagati. La Giunta si era espressa lo scorso 30 luglio.
Con 391 voti favorevoli e 16 contrari, la Camera dice sì all’utilizzo delle intercettazioni nei confronti del deputato Francantonio Genovese, ma solo quelle precedenti al 12 dicembre 2011, giorno in cui l’onorevole fu iscritto nel registro degli indagati nel procedimento che lo vede coinvolto per le vicende legate alla gestione dei fondi pubblici dalla Regione Sicilia alla formazione professionale. Negata, invece, la possibilità di utilizzare le intercettazioni successive a quella data (con 319 voti favorevoli e 95 contrari), richiesta avanzata e per cui si erano battuti in primo luogo i deputati del Movimento 5 Stelle.
Associazione a delinquere, riciclaggio, peculato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, dichiarazioni fraudolente ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Queste le accuse che gravano sul deputato del Pd, ex Sindaco di Messina, che, secondo l’inchiesta, avrebbe distratto fondi pubblici dalla loro destinazione a vantaggio di un sodalizio criminale in cui lui stesso avrebbe rivestito il ruolo di vertice.
Dopo le sedute del 18 giugno, del 16, del 23 e del 30 luglio, la Giunta aveva già deliberato, a maggioranza, di proporre all’Assemblea la concessione dell’autorizzazione ad utilizzare le intercettazioni, ma solo di una parte di esse, ossia quelle precedenti al 12 dicembre 2011, giorno di iscrizione nel registro degli indagati.
Si tratta di conversazioni e comunicazioni captate in via “indiretta” e “casuale”, cioè su utenze telefoniche che non erano di Genovese, e che sono state acquisite principalmente dalla procura di Patti nell’ambito di indagini per fatti originariamente diversi da quelli relativi alla formazione professionale.
La richiesta di uso processuale di queste conversazioni venne formulata dal Gip Giovanni De Marco perché, come si leggeva, “appaiono rilevanti ai fini delle indagini, benché nella quasi totalità (…) non documentano direttamente la commissione di un reato, né forniscono una prova diretta del reato medesimo. La rilevanza appare, invece, limitata ai riscontri, specifici o generici, che da esse di traggono”, ossia “il coinvolgimento dell’On. Genovese nella gestione degli enti di formazione che si sono ritenuti al medesimo riferibili e mediante i quali si assumono poste in essere le condotte illecite”.
Nella richiesta rientravano 193 conversazioni, avvenute tra il 25 ottobre 2011 ed il 28 giugno 2013. Di queste, la Giunta ha deciso di prendere in considerazione e richiedere l’approvazione in Camera soltanto per quelle relative al periodo precedente alla data del 12 dicembre 2011.
Nelle precedenti sedute, infatti, la Giunta ha acquisito la richiesta del Gip nonché la memoria del deputato, ancora oggi ai domiciliari, in cui si sottolineava come le modalità con cui erano state acquisite tali intercettazioni di conversazioni telefoniche o ambientali mostrava un evidente fumus persecutionis nei suoi confronti.
Lo scorso 30 luglio la relatrice Gea Schirò, nel formulare la proposta, sostenne in parte le argomentazioni di Genovese sottolineando che, a partire da una certa data (individuata appunto nel 12 dicembre 2011), il deputato fosse “diventato l’obiettivo delle intercettazioni” e che queste non fossero dunque più “casuali”.
Dura opposizione del Movimento 5 Stelle che, attraverso le parole dei portavoce Giulia Grillo e Andrea Colletti, ha oggi chiarito la propria posizione ed il proprio voto contrario, in particolare in riferimento alla divisione delle intercettazioni utilizzabili (quelle prima del 12 dicembre 2011) e quelle non utilizzabili (quelle successive). Voto contrario anche da parte di Forza Italia.
PERCHE’ NO LE INTERCETTAZONI DOPO IL 12 DICEMBRE 2011? La motivazione della relatrice del PARTITO DEMOCRATICO, contestata con forza dal MOVIMENTO 5 STELLE, che il deputato fosse “diventato l’obiettivo delle intercettazioni” e che queste non fossero dunque più “casuali”, è dettata da chi si arrampica sugli specchi di Montecitorio, con l’aiuto delle ventose fornite da FORZA ITALIA. A prescindere da Francantonio GENOVESE, ancora una volta, la casta dei politici ci ricorda che la LEGGE NON E’ UGUALE PER TUTTI, loro sono al di sopra della lex.
PERCHE’ NO LE INTERCETTAZONI DOPO IL 12 DICEMBRE 2011? La motivazione della relatrice del PARTITO DEMOCRATICO, contestata con forza dal MOVIMENTO 5 STELLE, che il deputato fosse “diventato l’obiettivo delle intercettazioni” e che queste non fossero dunque più “casuali”, è dettata da chi si arrampica sugli specchi di Montecitorio, con l’aiuto delle ventose fornite da FORZA ITALIA. A prescindere da Francantonio GENOVESE, ancora una volta, la casta dei politici ci ricorda che la LEGGE NON E’ UGUALE PER TUTTI, loro sono al di sopra della lex.
Strano come questa notizia non desti più interesse alcuno.
Strano come questa notizia non desti più interesse alcuno.
Fino ad oggi, Francantonio Genovese è innocente. Nessun tribunale lo ha mai condannato, solo gli ignoranti non lo sanno.
Se, e quando, sarà condannato, ne parleremo.
Purtroppo quello che dice Mariedit è vero: la legge non è uguale per tutti!
Se fosse uguale per tutti, Genovese sarebbe libero e non ai domiciliari, anche in considerazione del fatto che le indagini sono terminate e, pertanto, non esiste motivazione plausibile per i domiciliari.
Ma si sa… trattandosi di un politico, le motivazioni prescindono dalla legge. Bisogna cavalcare il consenso popolare e, pertanto, via con i domiciliari, anche senza motivazioni.
Ha proprio ragione Mariedit… la legge NON è uguale per tutti!
Fino ad oggi, Francantonio Genovese è innocente. Nessun tribunale lo ha mai condannato, solo gli ignoranti non lo sanno.
Se, e quando, sarà condannato, ne parleremo.
Purtroppo quello che dice Mariedit è vero: la legge non è uguale per tutti!
Se fosse uguale per tutti, Genovese sarebbe libero e non ai domiciliari, anche in considerazione del fatto che le indagini sono terminate e, pertanto, non esiste motivazione plausibile per i domiciliari.
Ma si sa… trattandosi di un politico, le motivazioni prescindono dalla legge. Bisogna cavalcare il consenso popolare e, pertanto, via con i domiciliari, anche senza motivazioni.
Ha proprio ragione Mariedit… la legge NON è uguale per tutti!
Sicuramente i fatti gravi erano stati intercettati dal 2011 in poi..
Sicuramente i fatti gravi erano stati intercettati dal 2011 in poi..
Dimenticavo…. ti saluta Peppino!
Dimenticavo…. ti saluta Peppino!
La strenua difesa di qualche xxxxxxxxxxx di casa Genovese, preoccupato di non poter più xxxxxxxxxxxxxxx, fa letteralmente venire il volta stomaco.
xxxxxxxxxxxxxxxxx, fedeli fino alla morte a colui che xxxxxxxxxxxxxxxxxx.
Il firmarsi con nome e cognome, poi, ci da conferma dei xxxxxxxxxxxxx che costoro tentano di salvaguardare. Ma è finita!
La strenua difesa di qualche xxxxxxxxxxx di casa Genovese, preoccupato di non poter più xxxxxxxxxxxxxxx, fa letteralmente venire il volta stomaco.
xxxxxxxxxxxxxxxxx, fedeli fino alla morte a colui che xxxxxxxxxxxxxxxxxx.
Il firmarsi con nome e cognome, poi, ci da conferma dei xxxxxxxxxxxxx che costoro tentano di salvaguardare. Ma è finita!
Come volevasi dimostrare, fra xxxxxxxxxxx cercano di proteggersi l’uno con l’altro.
Ad oggi, l’unica legge davvero uguale per tutti è solo quella divina.
Staremo ad osservare da spettatori cosa accadrà in futuro.
Come volevasi dimostrare, fra xxxxxxxxxxx cercano di proteggersi l’uno con l’altro.
Ad oggi, l’unica legge davvero uguale per tutti è solo quella divina.
Staremo ad osservare da spettatori cosa accadrà in futuro.
Non sai leggere, non conosci le persone e pensi di poter giudicare? Ancora ne devi fare di strada caro messinese DIS-attento. Qui, nessuno difende Genovese (tra l’altro, io ho sempre combattuto Genovese politico in quanto appartengo ad un’altra “parrocchia”, una parrocchia garantista e non giustizialista!), ma si difende il diritto ad un processo giusto e celebrato nell’aula di un tribunale, non sui giornali.
Ma tu sei ignorante, in materia, e ti perdoniamo la tua ignoranza che è la stessa di quelli che giudicano solo leggendo articoli di giornalisti, spesso, schierati e che devono vendere il loro prodotto.
Qui, si parla solo di diritti, quelli sanciti da una Costituzione che gli ignoranti sconoscono. Ma tu, che ne puoi sapere di Costituzione, di diritti ecc. ecc..
Chi conosce Franco Caliri sa perfettamente che non teme di metterci la faccia, cosa che i “messinesi attenti” non hanno il coraggio di fare (e per questo, si nascondono dietro ad un nome di fantasia). Forse perché sono quegli stessi “messinesi attenti” che fino a ieri andavano ad elemosinare favori a destra e a manca….?
Non sai leggere, non conosci le persone e pensi di poter giudicare? Ancora ne devi fare di strada caro messinese DIS-attento. Qui, nessuno difende Genovese (tra l’altro, io ho sempre combattuto Genovese politico in quanto appartengo ad un’altra “parrocchia”, una parrocchia garantista e non giustizialista!), ma si difende il diritto ad un processo giusto e celebrato nell’aula di un tribunale, non sui giornali.
Ma tu sei ignorante, in materia, e ti perdoniamo la tua ignoranza che è la stessa di quelli che giudicano solo leggendo articoli di giornalisti, spesso, schierati e che devono vendere il loro prodotto.
Qui, si parla solo di diritti, quelli sanciti da una Costituzione che gli ignoranti sconoscono. Ma tu, che ne puoi sapere di Costituzione, di diritti ecc. ecc..
Chi conosce Franco Caliri sa perfettamente che non teme di metterci la faccia, cosa che i “messinesi attenti” non hanno il coraggio di fare (e per questo, si nascondono dietro ad un nome di fantasia). Forse perché sono quegli stessi “messinesi attenti” che fino a ieri andavano ad elemosinare favori a destra e a manca….?
Signor Caliri, con tutto il rispetto: questo tipo di persone seppure fossero in carcere preventivo (cosa che la legge contempla per reati molto meno rilevanti)..
seppur dovessero condannarlo al carcere (altro che arresti tra 2 guanciali) sappia che comunque sarebbe in debito con i cittadini,
che sta gente di xxxxxxxx ne ha fatte tante.. e lasci stare la presunzione di innocenza per favore.
Cordiali saluti. Maxi
Signor Caliri, con tutto il rispetto: questo tipo di persone seppure fossero in carcere preventivo (cosa che la legge contempla per reati molto meno rilevanti)..
seppur dovessero condannarlo al carcere (altro che arresti tra 2 guanciali) sappia che comunque sarebbe in debito con i cittadini,
che sta gente di xxxxxxxx ne ha fatte tante.. e lasci stare la presunzione di innocenza per favore.
Cordiali saluti. Maxi