Corsi d'oro, imputati in libertà, la Procura si appella

Corsi d’oro, imputati in libertà, la Procura si appella

Alessandra Serio

Corsi d’oro, imputati in libertà, la Procura si appella

mercoledì 26 Febbraio 2014 - 13:03

La revoca dei domiciliari agli imputati del processo sulle truffe con i corsi Aram, Ancol e Lumen sarà ridiscussa dal Tribunale del Riesame. Udienza il prossimo 3 marzo.

E’ ancora alta l’attenzione della Procura sulla formazione professionale. Il pool di magistrati che indaga sulla galassia di enti collegati al deputati nazionale Pd Francantonio Genovese ed all`ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca (Pdl), ha fatto appello al Tribunale del Riesame di Messina contro la decisione della II sezione del Tribunale dello scorso 22 gennaio. I giudici avevano revocato l’ordinanza di custodia per Daniela D’Urso, moglie di Buzzanca, Chiara Schirò, moglie dell’ex sindanco Francantonio Genovese, Carmelo Capone, ex assessore Pdl alla viabilità, Elio Sauta ex consigliere comunale Pd ed ex presidente dell’Aram, Graziella Feliciotto moglie di Elio Sauta, Natale Lo Presti e Nicola Bartolone. Il pricuratore aggiunto Sebastiano Ardita, che coordina i sostituti Falvo, Carchietti e Monaco, ha chiesto ai giudici della Libertà di riesaminare il provvedimento per i sette imputati. L’udienza è stata fissata al 3 marzo prossimo. Qualche giorno dopo, il 5 marzo, riprenderà il processo principale. Una udienza anche quella molto attesa; sarà infatti cristallizzato il materiale accusatorio: quel giorno infatti i periti dovrebbero depositare le conclusioni del loro lavoro volto a stabilire quali intercettazioni e quale materiale informatico, captato durante le indagini, entrerà agli atti del processo , e quale no.

4 commenti

  1. si va bene,ora im mettunu intra .oramai i soddi si mangiaru e mancu carciri fannu.

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  2. E figurati.
    Se rubi soldi allo stato, ti fai un mese di carcere, un mese di domiciliari e tutto torna come prima.
    Se in vece provi a non pagare una bolletta ti spingono al suicidio!

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  3. Lasciateli in pace.
    Ricordatevi quante buone opere hanno fatto e quanti sussidi hanno distribuito agli stessi che oggi li insultano.
    E’ vero la riconoscenza non è di questo mondo.
    Anime pie, riposate in pace.

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  4. li vogliamo in galera

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