Ecco cosa ci aspetta per le prossime ore
Nelle prossime ore una nuova ondata di maltempo si appresterà ad interessare le nostre regioni meridionali. In modo particolare le coste ioniche di Calabria e Sicilia, che dal pomeriggio di domani verranno interessate da precipitazioni diffuse ed intense, anche a carattere di rovescio o temporale. Difatti, entro la serata, lo spostamento verso l’Europa centrale dell’anticiclone delle Azzorre andrà a tagliare una ondulazione ciclonica (saccatura) penetrata nel cuore del Mediterraneo.
Da tale taglio, operato dalla spinta sui paralleli dell’anticiclone azzorriano, si svilupperà una nuova ciclogenesi (nella nomenclatura meteorologica “cut/off”), che dalla Sardegna scivolerà verso il Canale di Sicilia e il basso Ionio. A differenza del precedente ciclone, molto più intenso, questo nel corso della giornata di domani si avvicinerà di più alla Sicilia, arrecando condizioni di moderato maltempo.
La circolazione depressionaria, passando sul Canale, richiamerà verso la Sicilia un umido flusso dai quadranti orientali (venti di scirocco, levante e grecale) che ammasserà una consistente nuvolosità, soprattutto lungo le coste ioniche, dove sono attesi rovesci e temporali. Il considerevole “forcing” orografico imposto dagli Iblei, Etna, Peloritani costringerà l’umida ventilazione orientale ad impattare contro i primi contrafforti montuosi di questi rilievi facendo in modo che la massa d’aria proveniente dallo Ionio tende ad ascendere verso l’alto, andando via via a raffreddarsi man mano che sale di quota.
Arrivando ad una certa quota l’umidità contenuta in seno alla massa d’aria marittima verrà condensata in imponenti annuvolamenti cumuliformi capaci di scaricare piogge battenti, rovesci anche intensi e fenomeni temporaleschi che in nottata bersaglieranno soprattutto tra il ragusano, il siracusano, il catanese e il messinese ionico.
In diverse località della Sicilia orientale, fino all’imboccatura sud dello Stretto di Messina (la città di Messina dovrebbe invece rimanere in parziale “ombra pluviometrica” trovandosi riparata dal massiccio montuoso dell’Aspromonte), e parte di quella meridionale nei prossimi giorni si potrebbero registrare accumuli pluviometrici a tre cifre, con valori prossimi ai 100 mm (se non localmente oltre) sul versante orientale dell’Etna, Peloritani meridionali e versante orientale di Serre e Aspromonte.
Domani, lunedì 4 febbraio, già dal mattino assisteremo ad un rapido aumento della copertura nuvolosa per la risalita del fronte caldo della depressione, che arrecherà le prime piogge sulle coste ioniche, in lenta risalita verso l’area dello Stretto di Messina. Qualche pioggia in giornata interesserà pure la zona nebroidea e la costa tirrenica. Ma il grosso del maltempo entrerà di scena fra la serata e la nottata successiva, quando dallo Ionio risalirà una linea temporalesca (rappresentante il fronte occluso) che produrrà rovesci e temporali, anche grandinigeni, sulla costa ionica e sulla parte meridionale dello Stretto.
La città di Messina, in modo particolare i quartieri della zona sud, in nottata potrebbe essere interessata da alcuni rovesci e temporali, mentre la zona centro-nord della città potrebbe essere parzialmente riparata dall’effetto “schermante” dell’Aspromonte. Va detto che localmente i fenomeni potrebbero risultare davvero intensi, ed accompagnati da scrosci di pioggia molto intensi, ma anche chicchi di grandine, visto la presenza di aria molto fredda in media troposfera (-30°C a 5000 metri).
L’ondata di maltempo dovrebbe persistere fino alla mattinata di martedì 5 febbraio, prima di un progressivo miglioramento del tempo, per l’allontanamento dei temporali sulla costa ionica calabrese. Nel pomeriggio pero nuove piogge, seppur meno intense, interesseranno tutto il messinese a macchia di leopardo per l’umida ritornante da NE (grecale), che peraltro determinerà pure un calo delle temperature e della quota neve, fin sotto i 1200-1100 metri.
Oltre alle piogge e ai temporali questa circolazione ciclonica, contrastando con l’alta pressione presente sulla Germania, favorirà l’attivazione di forti venti dai quadranti orientali, con prevalenza del grecale sul Tirreno e del levante sullo Ionio. I mari, tutti a parte lo Stretto, si renderanno molto mossi o agitati, con rischio mareggiate martedì sulla costa ionica e sui litorali tirrenici, da Brolo fino a tutta la costa palermitana, per onde alte anche 3 metri.