"Forti d'autunno", l'ottobrata alternativa in 8 fortificazioni tra Messina e Reggio

“Forti d’autunno”, l’ottobrata alternativa in 8 fortificazioni tra Messina e Reggio

Giuseppe Fontana

“Forti d’autunno”, l’ottobrata alternativa in 8 fortificazioni tra Messina e Reggio

martedì 15 Ottobre 2024 - 13:10

Artigianato, specialità culinarie, arte, musica ed esposizioni per la prima edizione dell'evento, che punta a diventare un appuntamento fisso. Ecco dove e quando

MESSINA – Si chiama Forti d’autunno e sarà una rassegna di arte, artigianato, esposizioni ed enogastronomia “nelle più belle terrazze sullo Stretto”. Di fatto la manifestazione, alla prima edizione, vuole essere una sorta di versione “BETA” per testare le potenzialità dei forti, capire dove e come si può migliorare, e puntare a un evento strutturale per i prossimi anni. Il progetto richiama quello annunciato già un anno e mezzo fa, quell’ottobrata dei forti che non è mai partita e che ora si realizza, primo passo di quello che, spera l’amministrazione, diventerà un appuntamento fisso.

A Messina, in attesa della messa a regime di altre fortificazioni (su tutti Castel Gonzaga, Schiaffino, Ogliastri e Serra La Croce) saranno coinvolti Forte Cavalli, Forte Petrazza, Forte Puntal Ferraro, Forte San Jachiddu, tutti aperti il 27 ottobre dalle 10 alle 17 (S. Jachiddu chiuderà alle 19) e Forte dei Centri a Salice, aperto il 10 novembre dalle 10 alle 17. Poi Forte Gullì – Parco Ecolandia ad Arghillà il 3 novembre dalle 10 alle 17 e Forte Poggio Pignatelli e Forte Siacci a Campo Calabro, tutte le domeniche di novembre dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.

Basile: “Vogliamo rendere i forti sempre più vivibili”

Il sindaco Federico Basile: “Circa un anno e mezzo fa l’assessore Caruso mi ha parlato ancora una volta dei forti, e c’è venuta l’idea di creare un sistema che possa mettere il sistema enogastronomico a servizio della città ma in un luogo nuovo, da vivere. Quest’anno è un esperimento e speriamo che dal prossimo anno si crei qualcosa di ancora più strutturale per far conoscere le fortificazioni ai cittadini e anche a chi viene da fuori. I forti saranno 5 e apriranno a fine ottobre con delle degustazioni, con esposizioni e prodotti di artigianato. Vogliamo lanciare un progetto che vuole candidarsi a diventare strutturale. Apriamo questi file e poi li riempiamo via via con i contenuti, anno dopo anno. Invitiamo tutti a prendere la palla al balzo. I prossimi anni possono essere anni in cui a ottobre, ma non solo, speriamo che i forti diventino il centro della vita cittadina”.

Caruso: “Vogliamo più gente possibile ai forti”

L’assessore Caruso ha aggiunto: “Voglio dare merito a un percorso che in 30 anni ha consentito di strappare i forti al degrado. Il nostro grazie va alle associazioni e al volontariato. Questo sistema ha il valore aggiunto dell’ambiente, posti e panorami naturali stupendo, tutti intorno ad artigiani e a prodotti enogastronomici. E inoltre questo evento ci permette di valorizzare il territorio, visto che sono tutti distanti e in aree diverse. Ci vuole una sinergia forte per farli vivere nel modo giusto. I forti calabresi sono stupendi e hanno un valore aggiunto: il panorama su Messina. A novembre invitiamo tutti a visitare questi luoghi fantastici. Inoltre abbiamo due partner importanti, Messina Servizi e l’Atm. Quest’ultima promuoverà sui mezzi l’evento per avere più gente possibile ai forti”.

A organizzare l’evento è il Comune di Messina, insieme ai Comuni di Reggio Calabria e Campo Calabro, con la collaborazione di diversi enti e associazioni, tra cui l’azienda Foreste demaniali – Messina, il centro studi MedFort, la cooperativa S.o.l.e., la cooperativa La Zagara e l’associazione “Trapper sociale” per il forte Serra La Croce di Curcuraci, che non sarà coinvolto in questa prima edizione a causa dei lavori in corso all’interno. Nei forti le varie associazioni organizzeranno anche laboratori, attività per i bambini ed esposizioni di ogni tipo. A questo si aggiungeranno tanta musica e le specialità enogastronomiche, per immergersi appieno nel clima d’autunno.

Un commento

  1. Come diceva mimmo a stellario “annnnaamuuuuu”

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