Investire nel sociale conoscendo le vere esigenze della gente. La ricetta del Pd per il rilancio del settore

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venerdì 18 Maggio 2012 - 07:39

All’oratorio dell’Istituto Domenico Savio nuovo forum tematico promosso dal Pd in vista della Conferenza programmatica. Ampio dibattito sul tema del welfare e delle politiche sociali

Dopo l’economia e la cultura spazio al sociale. Proseguono a ritmo serrato i forum tematici organizzati dal Pd in vista della Conferenza programmatica nel corso della quale verrà definito il progetto da presentare alle amministrative del 2012. Un’ “agenda” costruita non in maniera unilaterale ma con la collaborazione dei cittadini, chiamati a fornire idee e contributi. Come gli spunti forniti ieri pomeriggio presso l’oratorio dell’Istituto “Domenico Savio” dove si è affrontato il delicato argomento riguardante le politiche sociali. Per Messina un dato su tutti: “La città dello Stretto – ha esordito Emanuele Tripodo responsabile di settore dell’esecutivo del partito Democratico, – è quella dove vengono investite le cifre meno consistenti di tutta Italia nel settore del welfare”. La crisi della casse comunali incide non poco sulla qualità dei servizi, e d’altra parte ne sono conferma le proteste che a più riprese, non ultimo il presidio dei lavoratori dei servizi sociali all’ingresso del Comune di ieri, attanagliano la città. Con conseguenze facilmente immaginabili per gli utenti, fasce di popolazione più deboli.

“Dobbiamo cercare di prendere spunto dalle linee seguite in altre città – ha poi commentato il segretario cittadino, Giuseppe Grioli – senza però dimenticare che Messina ha le proprie difficoltà e con quelle bisogna fare i conti. Inutile fare il passo più lungo della gambe immaginando progetti che alla fine non possono avere attinenza nella nostra realtà”. Il rappresentante del Pd fa ovviamente riferimento alle difficoltà finanziare di palazzo Zanca. Lo conferma il numero decisamente esiguo, per una città di quasi 250 mila abitanti, degli assistenti sociali: in totale 25. Carenze che fanno ben sentire i loro effetti ma a cui è necessario dare una copertura. In tal senso Tripodo ha sottolineato l’importanza di effettuare un’attenta indagine sul territorio per capire quali effettivamente siano i bisogni della gente e sulla base di questi adottare scelte progettuali.

Nel corso del forum si è però discusso di politiche scoiali non solo nel senso di assistenza ai disagiati, ma anche di investimenti nel settore della scuola e della formazione: “L’istituzione scolastica – ha affermato il responsabile scuola del Pd, Pippo Caliri – rappresenta il perno di congiunzione che formerà la società del domani, e proprio per questo non è unaspetto da tenere in secondo piano. Dopo le relazioni dei dirigenti del Partito, la parola è passata agli ospiti presenti in sala. Sul finale partecipazione anche del leader del Pd, Francantonio Genovese: “E’ tempo che la politica cambi punto di osservazione e si renda veramente conto di cosa ha bisogno la gente”. Prossimo appuntamento con i forum tematici sarà quello del 25 maggio presso i locali dell’Ufficio del Genio Civile: all’ordine del giorno “le politiche del territorio”. (EDP)

Un commento

  1. unduetreMessina 18 Maggio 2012 21:04

    Il Pd propone sempre attente ed accurate indagini per verificare i bisogni le speranze le aspettative della gente e della nostra amata Messina , poi governa e mette a Mario Centorrino che gioca con i derivati finanziari e non capisce una mazza di Bilancio, Catalioto all’Ambiente che non sa nemmeno cosa è una ZPL, allo sport l’avv. Gallo che non capisce niente di sport, etc,etc, al ruolo di direttore generale un ex Forza Italia della prima ora e anche della seconda, vabbuo lasciamo perdere va ….Genovese chiuso nel suo fortino con interminabili e mortificanti file di poveracci che elemosinavano un incontro con il Re Sole…..Volevano con forza la STU e ora non la vogliono più, volevano la Polisportiva Messina (società mista) la Zancle tributi, in bilancio l’avv.Saitta aveva preventivato un piano straordinario di dismissioni immobiliare per tenere in pareggio un bilancio mortificato e impoverito da pressapochismi e inconpetenze, chi si ricorda le nomine dei sottogoverni dell’era genovese ( tutti i trombati delle liste rigorosamente in ordine di trombatura) ao ve li siete scordate ste cose o no? E’ inutile che vi camuffate dietro le facce pulite di qialche giovane, siete finiti.

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