"Occorre stare attenti e ad esempio su alcune tematiche garantire una pianificazione generale condivisa. Sto pensando all'urbanistica, alla necessità di un Prg generale che riguardi la complessità del territorio e che non danneggi quanti hanno finora agito tutelando le realtà che amministrano". Il sindaco di Saponara, Nicola Venuto interviene al Forum di Tempostretto e sottolinea come prima di parlare di Città metropolitana serva la concertazione sugli strumenti che intervengono sul territorio.
“Noi sin dalla scorsa estate abbiamo chiesto di parlare con l’assessore regionale agli Enti locali Patrizia Valenti, perché un tema così delicato non poteva essere riservato a soli pochi addetti e il ddl era già pronto senza i contributi dei Comuni interessati”. Il sindaco di Saponara, Nicola Venuto, non è un amministratore abituato a star zitto quando una cosa non va e infatti all’assessore ha espresso, insieme agli assessori della sua giunta, tutte le perplessità ed i dubbi derivanti da un ddl piuttosto vago che poi è stato nei fatti modificato e riscritto fino ad arrivare all’attuale legge istitutiva dei Liberi Consorzi e delle Città Metropolitane.
“Il percorso deve essere graduale, entrano in gioco fattori economici, sociali, urbanistici, culturali, non si può pensare di operare con pochi passi- spiega Nicola Venuto- Secondo me, ad esempio, uno dei punti da tenere maggiormente sotto controllo è quello urbanistico. Si rischia la speculazione edilizia in quei territori dove il Prg è stato rispettato e le amministrazioni hanno tutelato il territorio. Supponiamo che quel Comune abbia predisposto il Prg e che preveda alcune tutele per il territorio X e poi quello stesso Comune viene aggregato con altri Comuni. Chi ha fatto un determinato tipo di investimento su un terreno rischia di vedersi stravolgere tutto, come quando si è aperto il mercato ai cinesi. E’ indispensabile quindi, a mio avviso, tracciare le linee guida e unificare i Prg in un Prg generale che metta insieme lo stesso distretto tenendo conto delle peculiarità e delle specificità del singolo territorio, così come delle tutele, evitando di creare disagi e danni. E’ fondamentale prima di procedere avviare una pianificazione urbanistica e generale se davvero vogliamo fare un discorso che tuteli le specificità dei Comuni”.
Secondo il sindaco di Saponara lo stesso discorso deve essere fatto per tutta una serie di servizi che coinvolgeranno più Comuni all’interno del Consorzio o della Città Metropolitana.
“La politica dei servizi deve essere condivisa,ad esempio, pensiamo alla polizia municipale, ma anche ad altri settori. Così facendo si possono fare economie ma anche rispettare la qualità della vita senza perdere di vista lo sviluppo del territorio”.
Uno degli aspetti guardati con “sospetto” da molti Comuni in questo momento è il rischio che Messina capoluogo la faccia da “padrone” a scapito delle altre realtà.
“Occorre tenere conto delle realtà più piccole- spiega Venuto- Non deve accadere come con gli Ato, quando alla fine due o tre Comuni la facevano da padroni. Il mio timore non è la perdita d’identità, perché le peculiarità, la storia, la cultura, i costumi dei singoli territori saranno in ogni caso tutelate, ma la condivisione delle scelte che incidono nella vita economica ed urbanistica del territorio”.
Rosaria Brancato