Il primo importante progetto a cui i due sodalizi hanno già iniziato a lavorare riguarda un ciclo di eventi dedicato all'impatto della cultura greco-sicula sull'Europa
FORZA D’AGRO’ – La sede siciliana dell’Istituto ellenico di diplomazia culturale di Atene e Archeoclub area jonica hanno deciso di unire le forze per promuovere eventi e iniziative in grado di valorizzare la cultura greca nel territorio jonico e in Sicilia. Lo hanno fatto stipulando una convezione che i due presidenti, Stella Kalisperatou e Filippo Brianni, hanno sottoscritto presso il sito archeologico di Scifì di Forza d’Agrò.
L’accordo formalizza una collaborazione avviata già da diversi mesi tra Archeoclub e l’Iedc con sede ad Atene (e sedi periferiche a Bruxelles, Svezia, Tunisi, Londra, Parigi e Ancona) di recente approdato anche a Catania.
Il primo importante progetto a cui i due sodalizi hanno già iniziato a lavorare (“Magna Grecia, fiamma d’Europa”) riguarda un ciclo di eventi dedicato all’impatto della cultura greco-sicula sull’Europa. Un ciclo che punta a diventare anche un percorso didattico, culturale e turistico, attraverso alcuni luoghi simbolo della presenza greca in Sicilia. Il primo incontro, che coinciderà anche con la presentazione dell’Istituto, dovrebbe tenersi a maggio proprio nel territorio jonico, presso l’abbazia dei SS. Pietro e Paolo di Casalvecchio Siculo, un simbolo chiave della presenza basiliana nel comprensorio. In quell’occasione avrà luogo anche la presentazione ufficiale dell’Iedc Sicilia.
Successivamente, grazie anche all’ausilio delle altre sedi Archeoclub siciliane, che sono coordinate dal gelese Francesco Russello, si svolgeranno anche eventi a Naxos (prima colonia greca in Sicilia), Siracusa, Agrigento e Morgantina-Aidone con consegna simbolica della “fiamma” a settembre in Grecia.
“La scelta di firmare a Scifì questa convenzione non è casuale – hanno dichiarato Brianni e Kalisperatou – perché qui abbiamo un’importante traccia della importante presenza bizantina sul territorio. Da qui vogliamo ripartire affinché il connubio Sicilia-Grecia sia sempre più protagonista anche nelle strategie degli operatori culturali e turistici siciliani” .