I giovani di Forza Italia indignati per le dichiarazioni Morra
I giovani di Forza Italia Reggio Calabria, esprimono sgomento e rabbia per l’intervento del Presidente della Commissione Antimafia, che in un’intervista a Radio Capital biasima i calabresi per aver votato Jole Santelli, “rea” di essere ammalata di un male incurabile.
C’è una frase, attribuita al poeta tedesco Friedrich Schiller,
che asserisce: “Ogni uomo imprime il proprio valore su se stesso, è la
volontà che fa un uomo grande o piccolo”. Si sarà sicuramente ispirato a
questa massima, il pentastellato Nicola Morra, quando in un’intervista
rilasciata a Radio Capital ha dichiarato che “politicamente, fra me e la
Santelli, c’era un abisso”, e che ” i calabresi hanno votato la Santelli pur
sapendo che era una grave malata oncologica e sono responsabili di ciò che
hanno fatto, hanno sbagliato e adesso non devono chiedere aiuto a
nessuno.”
Attacco gratuito
Come si fa a non dare ragione al Senatore? Un enorme abisso separa lui
dall’ex governatrice della Regione, che nonostante la forza maggiore ha
servito la sua Regione con dedizione e abnegazione, portando sulle spalle un macigno pesantissimo con compostezza e riservatezza. Abisso solcato anche dalle dichiarazioni di intenti, dalla ricerca del dialogo, dalla produttività delle sue scelte. Morra, nel suo maldestro tentativo di delegittimare il voto dei Calabresi, ha solcato ancora di più questo abisso qualitativo: attaccare così veementemente un avversario che purtroppo non potrà concedere il contraddittorio, e soprattutto sparare a zero contro quei cittadini che dovrebbe rappresentare e servire, dovrebbe essere in uno Stato Democratico la goccia che fa traboccare il vaso.
Dissenso netto
La “volontà” di cui parla Schiller qualifica il Senatore come un “disturbatore”, un “Paolini” politico che si erge a moralizzatore quando altro non è che un distributore di veleno e di odio nei confronti di chi la pensa diversamente da lui. E’ con vigore, quindi, che i giovani di Forza Italia di Reggio Calabria esprimono totale dissenso e forte rabbia verso le considerazioni da lui esposte, rimarcando quanto “divario”, sia politico che “qualitativamente umano” vi sia fra Morra e la Santelli.
La frase più grave è “politicamente c’è un abisso”. È qui non conviene dibattere.sopratutto per rispetto di una persona che non c’è più.