Forza Italia, Zante: "Area Calderone determinante, ora il rilancio e il Congresso"

Forza Italia, Zante: “Area Calderone determinante, ora il rilancio e il Congresso”

Rosaria Brancato

Forza Italia, Zante: “Area Calderone determinante, ora il rilancio e il Congresso”

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mercoledì 29 Maggio 2019 - 08:24

Messina- Forza Italia è a un soffio dall'essere primo partito e arrivano venti di guerra in vista dei Congressi e della costruzione della nuova leadership

Mentre nel Paese Forza Italia fa i conti con il declino dalla scena politica e sta per iniziare la diaspora, la Sicilia, ed in particolar modo Messina, registra altri numeri. In Sicilia Forza Italia ottiene il 16.99% percentuale doppia rispetto alla media nazionale. A Messina e provincia, dove appena un anno fa il M5S aveva fatto bottino pieno, gli azzurri per soli 374 voti non tornano ad essere il primo partito. Sono secondi, con il 23. 76% rispetto al M5S che ha totalizzato il 23.96%. Secondi anche a Messina capoluogo, con numeri importanti rispetto ad altre realtà di Forza Italia. L’imminente fase Congressuale, che sta per aprirsi dopo 4 anni di commissariamento saldamente in mano a Miccichè, deve fare i conti con questi numeri e con queste ambizioni.

Il nostro gruppo politico è stato determinante per avere questi risultati alle Europee e siamo pronti a costruire una nuova stagione ed un partito solido e presente nel territorio” commenta il consigliere comunale Dario Zante, che rappresenta l’area Calderone, un gruppo in crescita e pronto a dar filo da torcere ai rivali interni in vista del Congresso e della costruzione della nuova leadership del partito. Genovese ha divorziato dal partito ed alle Europee ha dirottato i voti su Attaguile della Lega, peraltro senza la forza di fuoco degli anni scorsi.

Sin dall’inizio noi non abbiamo mai usufruito di paracadute o corsie preferenziali- prosegue- E’ un fatto che voglio precisare. Sin dalle Regionali del 2017, con l’elezione all’Ars di Tommaso Calderone, ogni risultato lo abbiamo ottenuto solo con le nostre forze, lavorando in mezzo alla gente, sul territorio. I miei mille e 29 voti da consigliere sono frutto di un impegno costante, che ho da sempre. E non intendiamo cambiare metodo, al Congresso ci presentiamo da soli, sono certo che l’impegno e la lealtà vengono premiati”.

Il messaggio ai naviganti che l’area Calderone lancia è al gruppo di Nino Germanà in vista di un Congresso che dopo i 10 anni del Pdl porterà a ricostruire gli organismi e le strutture di partito, sebbene non è dato sapere quali saranno le sorti di Forza Italia nei prossimi mesi a livello nazionale.

L’attuale clima politico instabile e le probabili competizioni elettorali in arrivo rendono determinanti i ruoli nelle strutture di partito. Non a caso nelle scorse settimane Miccichè ha nominato come commissario cittadino di Forza Italia l’ex capogruppo azzurro al Comune ed ex candidato sindaco Pippo Trischitta (vicino appunto a Calderone).

Negli anni scorsi il deputato regionale Calderone, secondo eletto all’Ars superando una vera e propria guerra di consensi, è stato una spina nel fianco del gruppo dirigente di Forza Italia, arrivando allo scontro con Miccichè, soprattutto in occasione delle scelte per le candidature alle Politiche del 2018, mal digerite dall’area (e non solo) e poi bocciate dagli elettori.

Le Europee e l’obiettivo comune di ricostruire il partito, guardando ad un centro destra moderato che facesse da argine all’avanzata della Lega in Sicilia hanno portato alla riappacificazione tra Miccichè e Calderone. L’intesa, raggiunta sul nome di Giuseppe Milazzo, capogruppo Ars di Forza Italia, sul quale Miccichè ha scommesso le sue carte, ha comportato quasi 19 mila voti in provincia di Messina ( 1.946 in città). Se Berlusconi, in virtù del fatto che l’isola ha raggiunto la percentuale più alta, dovesse rinunciare al seggio, è Milazzo il nuovo eurodeputato. Il suo scranno all’Ars andrebbe a Totò Lentini, altro fedelissimo di Miccichè.

Il nostro apporto è stato determinante nel far sì che Milazzo superasse Romano nelle preferenze”, conclude Zante.

Un apporto che secondo indiscrezioni sarà riconosciuto a Palermo da Miccichè (con ogni probabilità sarà Calderone il prossimo capogruppo Ars di Forza Italia).

Il risultato di Forza Italia ha blindato la leadership di Miccichè che però dovrà dire molti grazie soprattutto agli esterni (l’ingresso in lista di Romano e Musolino ha fatto lievitare i consensi) ed apre la strada al rimpasto regionale che Musumeci ha da tempo annunciato.

Nessun ingresso in giunta De Luca invece per Dario Zante: “Non è un mistero che la nostra area abbia sostenuto il sindaco al ballottaggio, ma io resto consigliere, sono interessato al progetto non ad altro. In città abbiamo sostenuto con lealtà la Musolino, ma non c’interessa un posto in giunta”.

L’area Calderone è in crescita e dopo aver portato a casa la nomina di Trischitta e quella di Sacha Cardile a commissario dei giovani di Forza Italia (scatenando le reazioni del gruppo che fa riferimento ad Ivan Cutè, presidente del V quartiere), al momento guarda al Congresso con obiettivi ben chiari: “rafforzarci per rilanciare il partito, con le nostre forze come abbiamo fatto finora”.

Rosaria Brancato

Un commento

  1. bravi siamo vicini a voi

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