Insulti e resistenza contro le forze dell'ordine per provare ad evitare, invano, una demolizione che sarà completata mercoledì
La reazione di chi non vuole che la propria casa, ancorché parzialmente abusiva, venga demolita può essere comprensibile. Il problema è che anche la parte in regola è stata espropriata perché lì, a brevissimo, aprirà il cantiere del nuovo porto di Tremestieri. Un'opera da 80 milioni da troppo tempo in rampa di lancio, che non può più aspettare.
I proprietari dell'ultima casa rimasta in piedi, che da sempre hanno lottato contro la demolizione, hanno reagito ieri allo sgombero forzato, lanciando pietre e scagliandosi contro le forze dell'ordine ma alla fine la situazione è stata necessariamente riportata alla calma.
"Ci dispiace aver agito con la forza – dice il sindaco Cateno De Luca, presente sul luogo durante le operazioni – ma non potevamo tenere ulteriormente bloccata un opera pubblica da oltre 80 milioni di euro. Mercoledì alle 7 sarà completata la demolizione con l’augurio di non dover subire le stesse aggressioni fisiche e verbali di stamattina. Esprimo la mia solidarietà ai due agenti della Polizia municipale che hanno subito le aggressioni fisiche, sorvoliamo su quelle verbali".
Si può dire quello che si vuole, ma resta il fatto che in due mesi questo sindaco ha fatto cose che altri non hanno fatto in 20 anni. Continui così Sig. Sindaco!
Perchè non prova a ridare ai Messinesi la rada S.Francesco, è qui che “casca l’asino”… lascio ai lettori di TEMPOSTRETTO le considerazioni del caso. Inoltre con la stessa solerzia dimostrata per la demolizione dei manufatti, dico al primo cittadino di vigilare attentamente circa la messa a dimora dei materiali di risulta che devono essere conferitii presso le discariche autorizzate e che essi non vadano deposti in mare, si chiamano delitti contro l’ambiente e noi subaquei vigileremo attentamente l’iter, e se dovessimo rilevare irregolarità, denunceremo alla Magistrtura l’accaduto. Buon lavoro…..