Il magistrato reggino ha incontrato i colleghi messinesi che si occupano della strana vicenda capitata al figlio all'inizio dell'anno.
Era in veste privata, oggi a Messina, il neo procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. L'occasione è stata però buona per fare il punto sulla vicenda che ha visto protagonista il figlio, qualche mese fa, e per salutare i colleghi messinesi. Così Gratteri ha incontrato il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita sul piazzale di Palazzo Piacentini, e malgrado la protesta degli uomini di scorta non si è sottratto ai click dei fotografi. Poi è salito in DDA, dove lo aspettava l'aggiunto che si occupa della vicenda risalente allo scorso gennaio. Ad una svolta l'indagine su quella che è sembrata una intimidazione diretta al magistrato reggino? Quel che è certo che sia lui che il figlio, studente all'università cittadina, hanno ancora la scorta.
All'inizio dell'anno qualcuno aveva suonato a casa del figlio di Gratteri e si era presentato come agente. Quando il ragazzo ha aperto la porta, due uomini incappucciati, che nel frattempo avevano raggiunto il piano superiore, si sono precipitati lungo le scale per allontanarsi. Nell'immediatezza non era emerso con chiarezza se si era trattato di ladri che avevano preso di mira la casa sbagliata o se mirassero a spaventare proprio il figlio del magistrato. Fatto sta che dopo quell'episodio è stata assegnata la scorta al ragazzo e rafforzata quella al padre.
Alessandra Serio
NICOLA GRATTIERI GRANDE UOMO DI LEGGE MERITA TUTTO IL RISPETTO
NICOLA GRATTIERI GRANDE UOMO DI LEGGE MERITA TUTTO IL RISPETTO