L’assessore racconta cos’è successo nel week end, le valutazioni e il sopralluogo sulla montagna in frana. Mercoledì pomeriggio l’incontro nel corso del quale verrà confermato l’intervento definitivo, che comunque sembra già stabilito. Allarme rientrato a Camaro
Il monitoraggio dell’area non è mai cessato, sin dai tempi del primo intervento, che risale allo scorso mese di gennaio. I valori non erano nella norma ma comunque sotto controllo. Che a Forza d’Agrò il pericolo fosse ancora incombente era risaputo ma la speranza era che la soluzione tampone potesse reggere il più a lungo possibile, in attesa che arrivassero i finanziamenti necessari. Un primo da 6 milioni è stato richiesto sulla base dello studio di vulnerabilità di tutto l’acquedotto Fiumefreddo, che individua diversi punti a rischio, ma di risposte ancora niente. “Il nostro intento era quello di ottenere un finanziamento a breve – afferma l’assessore Sergio De Cola – e di riuscire ad intervenire prima della prossima stagione delle piogge. Sabato mattina, a Forza d’Agrò, è stata rilevata una lettura che i geologi si sarebbero aspettati di avere in occasione di un evento piovoso e non in condizioni di cielo sereno. Allora si è scelto di intervenire subito e domenica siamo stati in sopralluogo insieme ai tecnici. Sono già iniziati i rilievi, bisogna fare anche accertamenti catastali per capire le proprietà e, una volta raccolti tutti questi elementi, ci siamo dati appuntamento a mercoledì pomeriggio per confrontare il progetto ingegneristico con quello idraulico e scegliere la soluzione da attuare”.
Due le ipotesi in campo: “La prima è quella di mettere in sicurezza la frana senza toccare la condotta – spiega De Cola -, la seconda è quella di allontanarsi dalla zona franosa e ipotizzare un tracciato diverso. Quest’ultima opzione è preferibile perché garantisce sicurezza assoluta per i prossimi anni ed è il nostro obiettivo, cioè dare una soluzione definitiva e non un rimedio temporaneo”.
Una volta trovata la piena condivisione, sarà la volta di redigere il progetto, ottenere le autorizzazioni e affidare i lavori che, verosimilmente, potrebbero iniziare a luglio. I disagi dovrebbero essere circoscritti ad un paio di giorni ma l’imprevisto è sempre in agguato e i messinesi hanno ormai paura di ripiombare in una nuova crisi idrica.
La stessa paura che, nell’ultima settimana, hanno avuto i cittadini di Camaro Superiore, non perché mancasse l’acqua ma per sospetto inquinamento. Le analisi del week end, invece, hanno tranquillizzato. “E’ stata colta l’occasione per cambiare la conduttura rimettendola al posto giusto – conclude De Cola – perché, aprendo, abbiamo trovato la fognatura sopra il tubo dell’acqua, un’assurdità. Sono stati già posati un centinaio di metri di nuova tubazione e si andrà avanti fin dov’è possibile”.
(Marco Ipsale)
Riparazione fatta a suo tempo senza avere la minima cognizione di cosa sarebbe potuto accadere in seguito ad un movimento franoso come quello che si sta verificando adesso. Tutti sapevano che il terreno poteva cedere ancora, ma una volta riparato, tanto da evitare il linciaggio, se ne sono dimenticati di consolidare i lavori e prevenire altre interruzioni idriche. Ecco cosa succede a mettere gente inesperta in posti chiave come presidente o dir. dei lavori. Il mio consiglio, già dato a suo tempo, è che che vadano a zappare immediatamente la terra, c’è bisogno di braccia in agricoltura
Riparazione fatta a suo tempo senza avere la minima cognizione di cosa sarebbe potuto accadere in seguito ad un movimento franoso come quello che si sta verificando adesso. Tutti sapevano che il terreno poteva cedere ancora, ma una volta riparato, tanto da evitare il linciaggio, se ne sono dimenticati di consolidare i lavori e prevenire altre interruzioni idriche. Ecco cosa succede a mettere gente inesperta in posti chiave come presidente o dir. dei lavori. Il mio consiglio, già dato a suo tempo, è che che vadano a zappare immediatamente la terra, c’è bisogno di braccia in agricoltura
XKè A FIRENZE IN 3 GUORNI HANNO RIPRISTINATO 200 MTR. DI TUBAZIONE E DISTRADA FRANATA E A MESSINA CI VUOLE IL BENESTARE DI COMUNE, REGIONE, STATO, PROTEZIONE CIVILE PUR ESSENDO REGIONE AUTONOMA MA DI COSA?
XKè A FIRENZE IN 3 GUORNI HANNO RIPRISTINATO 200 MTR. DI TUBAZIONE E DISTRADA FRANATA E A MESSINA CI VUOLE IL BENESTARE DI COMUNE, REGIONE, STATO, PROTEZIONE CIVILE PUR ESSENDO REGIONE AUTONOMA MA DI COSA?
….”puntiamo ad una soluzione definitiva”….Ma prima deve annunciare una riunione urgente….domani mattina. Pagella Di Cola: voto -6 (lascia stare..).
….”puntiamo ad una soluzione definitiva”….Ma prima deve annunciare una riunione urgente….domani mattina. Pagella Di Cola: voto -6 (lascia stare..).