Rubinetti all'asciutto da martedì sera per un guasto alla pompa di "Bragaseggi" tirata fuori dopo 18 ore di lavoro. Gli interrogativi dell'opposizione
FRANCAVILLA DI SICILIA – E’ stata immessa acqua non potabile nella rete idrica per far fronte all’emergenza che da martedì sera attanaglia i cittadini di Francavilla di Sicilia, rimasti con i rubinetti a secco in seguito ad un guasto alla pompa di adduzione di contrada “Bragaseggi”.
Lo aveva annunciato il sindaco, Vincenzo Pulizzi, attraverso una ordinanza attraverso i social. Lo ha ufficialmente confermato poco dopo le 13. In mattinata già giravano in paese dei megafoni. Ad informare le persone più anziane ci hanno pensato i dipendenti del Comune con un’azione porta a porta. E’ stata anche disposta l’affissione di avvisi lungo le vie del paese e nelle attività commerciali. Ieri erano giunte in paese le autobotti, ma non è bastato.
Il primo cittadino ribadisce che quella immessa nella rete è “acqua non potabile, per usi esclusivamente igienico-sanitari”.
Questa mattina, dopo 18 ore di lavoro è stata tirata fuori la pompa guasta che giaceva ad una profondità di 70 metri.
“Nel corso dell’intervento – spiega il sindaco – siamo stati un po’ sfortunati, perché nelle manovre di recupero della pompa, è stata danneggiata la camicia del pozzo. Ciò comporterà tempi più lunghi per la sistemazione della nuova pompa di adduzione. Stiamo lavorando per risolvere nel più breve tempo possibile il disagio”.
Intanto è stata immessa nella rete l’acqua non potabile. Cosa non gradita dai consiglieri di minoranza i quali attraverso il capogruppo Lino Monea, hanno inviato al sindaco una diffida. “Riteniamo l’immissione nella rete idrica cittadina dell’acqua non potabile fornita dal consorzio – chiosa Monea – un ulteriore aggravamento delle condizioni igienico-sanitarie della distribuzione idrica per l’eventualità, non così remota, di contaminazioni batteriologiche dovute al mancato controllo sanitario. Siamo coscienti che un guasto improvviso possa verificarsi, ma una serie di interrogativi sorgono spontanei. Ce li siamo posti in seno al gruppo (composto da Alessandro Vaccaro, Elisabetta Di Natale, Salvatore Bardaro e dal sottoscritto) e ce li poniamo pubblicamente. Sarebbe apprezzabile se l’attuale Amministrazione chiarisse alcuni aspetti della gestione dell’emergenza. Cosa ha causato – si chiede la minoranza – lo svuotamento del serbatoio di Contrada Bragaseggi?
Che cosa ha impedito il sollecito intervento al serbatoio, visto che lo stesso è fornito di un sistema di allerta che avvisa di qualsiasi anomalia già 6 ore prima dello svuotamento dei serbatoi? Perché, all’accertamento del problema, non si è intervenuti immediatamente con la sostituzione della pompa e conseguente riempimento delle vasche, lavoro che richiede circa 10 ore, continuando necessariamente anche nelle ore notturne, come peraltro si è sempre fatto con tutte le passate amministrazioni al fine di ridurre al minimo il disagio?
Anche le soluzioni adottate fino a questo momento dall’Amministrazione – conclude il capogruppo Monea – non sembrano molto oculate. Prima fra tutte la decisone di immettere nella rete idrica cittadina l’acqua fornita dal consorzio. In passato non era mai avvenuto. Al massimo si era fatto ricorso alle autobotti con l’acqua del consorzio”.