Trenitalia sta valutando nuovi collegamenti veloci notturni tra sud e nord Italia. Un questionario ai cittadini per vagliare l'interesse
Dallo scorso giugno, finalmente, i servizi ferroviari di alta velocità sono arrivati a Reggio Calabria. Da Messina è possibile fruirne tramite gli aliscafi Blujet. Servizi che hanno riscosso grande successo in periodo estivo, poi ovviamente meno in coincidenza con la seconda ondata di coronavirus.
Unico disagio le troppe fermate al sud e quelle doppie nelle grandi città, da Napoli a Torino. Trenitalia sta ora valutando la possibilità di introdurre nuovi collegamenti Frecciarossa Reggio Calabria – Milano/Torino anche di notte, con fermate solo a Villa San Giovanni, Lamezia, Paola, Firenze, Bologna e Reggio Emilia.
L’ipotesi
L’ipotesi: aliscafo in partenza da Messina intorno alle 22, treno in partenza da Villa San Giovanni intorno alle 23, arrivo a Firenze alle 6, a Bologna alle 6.45, a Reggio Emilia alle 7.15, a Milano alle 8, a Torino alle 9.
Viceversa partenza da Torino intorno alle 21, da Milano alle 22, da Reggio Emilia alle 23, da Bologna alle 23.30, da Firenze a mezzanotte con arrivo a Messina intorno alle 8.
I costi
Il costo del biglietto base standard sarebbe di 110 euro per la tratta Messina/Villa San Giovanni – Torino, 115 euro per la tratta Reggio Calabria – Torino e 130 euro se si comprende anche il treno Siracusa/Palermo – Messina. Se acquistati in anticipo, ovviamente, i biglietti costerebbero meno.
Test sulle abitudini di viaggio
Per questo Trenitalia sta conducendo un’indagine sulle abitudini di viaggio e sull’interesse verso nuovi collegamenti dei clienti che hanno viaggiato da/per la Calabria e la Sicilia. Nel test si chiede ai viaggiatori se sono interessati a un servizio simile, con quali servizi e a quali prezzi.
A bordo del Frecciarossa Etr 500 sarà presente un servizio di ristorazione che rimarrà sempre aperto (tranne che dall’1 alle 5 della mattina) e per chi sceglie la Business e la Executive un kit notte (cuscino poggiatesta, mascherina e tappi) più la colazione.
La differenza con gli Intercity Notte
Non si tratta di servizi notte con cuccetta, come i classici Intercity, ma si viaggia seduti in poltrone reclinabili, con la differenza che l’Intercity Notte impiega 9 ore da Messina a Roma e 19 ore da Messina a Milano (in mezzo 13 ore per Pisa e 16 ore per Genova) mentre il Frecciarossa Notte, considerando il collegamento in aliscafo, impiegherebbe 8 ore per Firenze, 9 per Bologna/Reggio Emilia, 10 per Milano e 11 per Torino.
Tempi praticamente dimezzati ma senza la possibilità di distendersi come in cuccetta, un po’ come viaggiare in pullman, forse un po’ più comodi, ma con tempi ridotti. Cittadini interessati a questo tipo di servizio? Trenitalia lo chiede proprio tramite questo sondaggio.
L’autore dell’articolo raccoglie notizie sparse e cerca di colpire l’attenzione di chi legge. Ciò che scrive è parzialmente vero ma non indica che il treno intercity notte da Messina a Milano impiega così tanto tempo perché a suo tempo Trenitalia con l’istituzione di questo treno ha soppresso gli altri treni che andavano a Milano e Venezia, ha soppresso le sezioni o i treni in partenza da Reggio Calabria, crotone e Agrigento. In pratica con un treno svolge il servizio a suo tempo svolto da 3 o più treni. E in funzione di ciò sono state assegnate fermate normalmente non effettuate dai treni che una volta si chiamavano espressi. L’autore dell’articolo, forse per la sua giovane età, omette di ricordare che il treno del sole 1940 per Torino partiva da Messina alle 16.50 circa, da Villa alle 18.40 e giungeva a Torino intorno le 8.30. Alla luce di quanto sopra non c’è molto da elogiare un collegamento che impiega quasi lo stesso tempo di 20 anni fa allorché i frecciarossa non esistevano e quindi la velocità era più bassa. Semmai c’è da apprezzare la volontà di Trenitalia di istituire nuove tracce orarie ma bisogna sempre ricordare che noi messinesi saremo sempre penalizzati per l’attraversamento dello stretto e che ci sono oltre 1200 km di distanza.
Per quanto riguarda questa proposta, del treno notte Freccia Rossa, sono completamente a favore. Ad integrazione sarebbe interessante prevedere una fermata a ROMA, nella stazione Ostiense o Triburtina alle ore 5.00 DEL MATTINO, cosi si farebbe concorrenza ai numerosi autobus SICILIA-ROMA.
SALUTI A TUTTI SPERIAMO BENE. G. FERRERI
Il servizio Frecciarossa notturno non è altro che il progetto che torna sotto mentite spoglie di smantellare totalmente il servizio di traghettamento dei treni nello Stretto di Messina.
È bene porre attenzione sul servizio per il quale Trenitalia sta facendo il sondaggio.
Voglio ricordare che la Sicilia grazie alla sua condizione di insularitá ha diritto alla continuità territoriale, diritto goduto già dalla Regione Sardegna ma che per la Sicilia non viene applicato.
Isolare a livello ferroviario una Regione con 5 milioni di abitanti non è assolutamente fattibile ne deve accadere. Il Treno per una Regione così disastrata a livello infrastrutturale rappresenta un mezzo essenziale al fine del movimento dei cittadini al di fuori dei confini della Regione.
Gli aeroporti purtroppo non coprono tutto il territorio. Il treno rimane un mezzo fondamentale per chi ad esempio non può prendere l’aereo.
Inoltre viaggiare seduti è davvero scomodo e in una carrozza aperta poi non mi sentirei troppo al sicuro. Si potenzi invece come in tutta Europa il servizio notte.
E vero troppe fermate al sud, ma è impensabile dalla fermata di Paola saltare a Firenze, lasciando il golfo di Policastro senza una fermata a Sapri e Battipaglia