I lavoratori della Clinica S. Rita chiedono aiuto al sindaco Accorinti

I lavoratori della Clinica S. Rita chiedono aiuto al sindaco Accorinti

I lavoratori della Clinica S. Rita chiedono aiuto al sindaco Accorinti

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sabato 21 Settembre 2013 - 08:44

I lavoratori della clinica Santa Rita, sospesi da mesi, hanno chiesto aiuto all'amministrazione comunale di sostenerli nella battaglia per il posto di lavoro. Si chiederà un incontro al Prefetto.

La vertenza dei lavoratori della clinica Santa Rita è sbarcata a Palazzo Zanca per chiedere aiuto e vicinanza all’amministrazione comunale. Il sindaco Accorinti ha ricevuto un gruppo di lavoratori insieme alla Fp Cgil, la speranza è di fare fronte comune per riuscire achiudere una vicenda che si trascina da mesi.
“La situazione dei lavoratori, negli ultimi giorni, è precipitata – dichiarano Clara Crocè Segretario Generale della FP CGIL e Dolores Dessì coordinatrice sanità privata- i 53 lavoratori, non possono accedere né al TFR né alla liquidazione delle tre mensilità di stipendio, perché non risultano licenziati, ma sospesi in seguito alla dichiarazione di fallimento a carico dell’ATI Hospital Srl di Grazia Romano e Giovanni Pizzo”.
L’odissea dei lavoratori è iniziata nel settembre 2011, quando il commissario Francesco Poli dispose la sospensione lavorativa per carenze igienico-sanitarie a partire dal 5 giugno 2012 con cassa integrazaione fino a dicembre per i lavoratori. ”Una situazione che ha dell’incredibile – continuano Crocè e Dessì- i lavoratori sono stati privati di ogni forma di sostegno al reddito. Abbiamo chiesto e ottenuto dall’Assessore Borsellino il congelamento dell’aggregato di spesa della Clinica, in attesa della ripresa dell’attività, congelamento che non può durare a lungo. I lavoratori devono uscire dal limbo in cui si trovano”.
Per il sindacato è necessario riavviare l’attività della clinica in quanto la città di Messina non può essere penalizzata con una riduzione dell’aggregato di spesa, con conseguente riduzione di offerta alla domanda di salute e con conseguente perdita di posti di lavoro. Oltre a ciò, occorre sottolineare che la chiusura della Clinica ha comportato anche un danno termini di mobilità attiva. In atto ci sono delle trattative. Molte aziende sono interessate all’acquisto della società. Il decreto Balduzzi obbliga alla chiusura le aziende sotto i 50 posti letto.
“Chiediamo di conoscere le reali intenzioni dei proprietari della struttura e della convenzione, altrimenti chiederemo all’Assessore Borsellino di assegnare l’aggregato di spesa ad altre cliniche che si faranno carico di assumere i lavoratori. Abbiamo la spiacevole sensazione che vi sia in atto il tentativo per mettere fuori i lavoratori dalla trattativa”.
Il Sindaco si è impegnato a discutere direttamente con il Prefetto di questa vicenda paradossale nella quale si sono ritrovati i 53 lavoratori e ha garantito loro il suo sostegno istituzionale.

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