Questione morale nel Pd, Lupo: "Non accettiamo lezioni da nessuno"

Questione morale nel Pd, Lupo: “Non accettiamo lezioni da nessuno”

Questione morale nel Pd, Lupo: “Non accettiamo lezioni da nessuno”

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lunedì 22 Luglio 2013 - 08:18

Il dibattito sulla questione morale nel Pd s'intreccia con lo scontro interno al partito con il governatore, ormai lanciato verso la leadership siciliana e nazionale. "Siamo fieri che Crocetta sia del Pd e lo sosteniamo- dichiara il segretario regionale Lupo- ma sulla questione morale non accettiamo lezioni da nessuno, sopratutto da altri partiti", con riferimento a D'Alia.

Al caldo di metà luglio si aggiungono le alte temperature all’interno della maggioranza regionale, rese torride dalla questione morale del Pd e dai rapporti ormai al lumicino tra il partito e il governatore. “Non voglio entrare nel dibattito che si è aperto nel Pd ma non c'è dubbio che la questione morale posta dal presidente Crocetta merita tutta l'attenzione possibile- dichiara il ministro della Pubblica amministrazione e segretario regionale dell’Udc Gianpiero D’Alia- Capisco e rispetto il travaglio che vivono i democratici in queste ore ma ritengo fondamentale unire le forze della maggioranza che governa la Sicilia, affinché la politica recuperi fino in fondo la sua credibilità”. Il leader centrista porta acqua al mulino di Crocetta e ribadisce di volere continuare nel cammino intrapreso da due anni: “Invito gli alleati a fare altrettanto, anche a costo di allontanare persone ovunque esse siano e da dovunque vengano".

Nel frattempo, in casa Pd è il segretario regionale Giuseppe Lupo a replicare al governatore Crocetta sui temi della questione morale, divenuta centrale nella Direzione regionale di sabato scorso a Palermo (vedi articolo allegato), tanto che sull’argomento è stato approvato un documento.

"Sulla questione morale non prendiamo lezioni certamente da nessuno. Ne' tantomeno da altri partiti- dichiara Lupo- Il Pd e' il partito del presidente Crocetta e ne siamo fieri, perche' Crocetta rappresenta una delle migliori risorse del nostro partito e la speranza di cambiamento per milioni di persone e non solo in Sicilia. Chi pensa che qualcuno nel Pd sia contro Crocetta sbaglia perche' il partito sostiene pienamente il presidente Crocetta nell'azione di governo che sta portando avanti, in particolare contro ogni forma di malaffare, corruzione ed illegalita'”.

Sul fronte questione morale quindi, ed è apparso chiaro anche durante i lavori di sabato, si sta scatenando una sorta di corsa a “chi l’ha detto per primo e meglio” e se da un lato è sempre più evidente che il governatore stia facendo un pensierino alla segreteria nazionale del Pd dall’altro le divisioni sono forti, e lo dimostra il fatto che nel documento approvato c’è il divieto di “doppia militanza” che è scritto su misura per il Megafono.

“Siamo con lui sulle "barricate" nella lotta alla mafia e contro la corruzione- prosegue Lupo- e la direzione di sabato ha preso decisioni forti e chiare
applicando il rigorosissimo codice etico del Pd nazionale come riferimento per le commissioni di garanzia che sono chiamate a prevenire e sanzionare comportamenti contrari ai valori della trasparenza e della legalita' degli iscritti".

Il documento approvato fa riferimento alle vicende dell’ultimo anno che in più casi hanno riguardato esponenti del Pd, dalla vicenda Ciapi ad Aram e Lumen ed alla necessità che il partito si dia regole più stringenti.

“E’ opportuna- si legge tra l’altro- la necessità che coloro che vengono coinvolti in complesse e delicate indagini si sospendano dagli incarichi istituzionali ricoperti in rappresentanza del partito e rinuncino allo status in attesa che si chiariscano le vicende giudiziarie”.

Ma la resa dei conti nel partito deve ancora iniziare. Prima della stagione congressuale c’è quella che porterà ad individuare le “regole” per il Congresso ed è proprio quello il fronte più caldo. In settimana il segretario regionale Lupo sarà a Messina, divenuta ormai una bomba ad orologeria pronta ad esplodere al primo tocco. Sabato scorso durante la Direzione Angela Bottari, presidente dell’Assemblea provinciale di Messina, ha denunciato alcune irregolarità: “Troppi circoli fittizi, tesseramento gonfiato, bilanci non approvati ed una sede che non esiste dal momento che è all’interno della segreteria di Genovese”.

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. salvatoremammola 22 Luglio 2013 09:26

    “Troppi circoli fittizi, tesseramento gonfiato, bilanci non approvati ed una sede che non esiste dal momento che è all’interno della segreteria di Genovese”.
    Caspita l’on. Bottari tutte queste cose le ha sapute adesso?

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  2. “Troppi circoli fittizi, tesseramento gonfiato, bilanci non approvati ed una sede che non esiste dal momento che è all’interno della segreteria di Genovese”. Che coraggio signora Bottari!

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  3. antonio campanella 22 Luglio 2013 09:54

    Angela Bottari fa parte della xxxxxx che governa il PD con Genovese. Ora parla? Ma si vergogni e se ne vada!

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  4. cara bottari, chi ha consegnato il partito nelle mani di francantonio? in tutti questi anni di saccheggi e scorribande, non ti sei mai accorta di nulla? Così un bel giorno di luglio, come nulla fosse accaduto in questi orribili anni, ve ne spuntate parlando di questione morale! ma fatevi un esame di coscienza e sparite in fretta da questa città. Il vento ormai è cambiato, questo fetore di putrefazione non è più tollerabile per nessuno!

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  5. La questione morale è senza dubbio importante, ma diventa tale quando questa coinvolge l’intero apparato della politica locale, regionale e nazionale. Non credo che queste riflessioni possano essere fatte solo dal PD, tutti i partiti di questa regione sono coinvolte nello scandalo formazione. Non posso credere che tutto si fermi al personaggio che fa più clamore, o piuttosto alla famiglia più in vista di Messina. La giustizia non investe il proprio ruolo secondo correnti o interessi personali, la giustizia agisce a tutto campo e sono certo scoperchierà nuove pentole, magari con personaggi meno in vista di quelli oggi oggetto di denuncia ma che certamente riuscirà a destare ulteriore clamore e sconcerto. Non fermatevi! Vi prega tutta la cittadinanza, andate avanti e fate emergere tutto lo schifo che certamente ancora esiste e indisturbato lucra sulle spalle di giovani e povera gente!

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  6. Toh chi si rivede……

    Ohhhhhh Angela bottari adesso parla anche lei! ed in tutti questi anni dove è stata, mentre i suoi xxxxxxxxxxx xxxxxxxx xxxxxxxx xxxxxxxxxx: non si accorgeva di nulla, dei circoli fittizzi, dei bilanci gonfiati, degli affari che la Sig.ra GENOVESE faceva con la formazione?????????
    E il Sig. Lupo che dichiara che al PD non prendono lezioni da nessuno! Che ridere, sono ormai lo zerbino di tutti e gli ordini li prendono invece dal PDL, tanto a livello nazionale, quanto locale! Del resto e con la loro complicità che questa città e rimasta in mano per 20 anni fra Provincia e Comune a tale BUZZANCA: Venti anni di sacchheggio e di comodo balletto di poltrone. una volta VOI di qua e NOI di Là e la prossima viceversa e sempre alla faccia dei poveri ed onesti messinesi…

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  7. Qui ci vuole Marcello Scurria!

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  8. Potrà ricostruire il PARTITO DEMOCRATICO, chi non ha vissuto, anagraficamente, l’epopea della DEMOCRAZIA CRISTIANA finita con la MARGHERITA, e del PARTITO COMUNISTA ITALIANO fino ai DEMOCRATICI DI SINISTRA, il nome più in vista è quello di Felice CALABRO’, supportato dai renziani, in particolare PALANO QUERO. Un partito bidone svuotato dai suoi maggiorenti
    e dai tanti galoppini elettorali, trend union con il vasto sistema d’interessi, che soffochi Messina. Ci sono elettori e militanti che non meritino un PARTITO DEMOCRATICO ad uso e consumo di pochi potenti, capaci di portare i loro tentacoli nella società messinese, devastando l’etica civile di un’intera comunità. L’altra faccia della stessa moneta, il CENTRODESTRA del POPOLO DELLA LIBERTA’ e la DESTRA che si richiami ad ALLEANZA NAZIONALE, è stata punita sonoramente dai suoi elettori in tutte le elezioni, nazionali, regionali e comunali, ach’essa deve ricostruirsi. Enzo GAROFALO mi pare la persona giusta, ma dovrà aspettare il progetto in testa di Silvio BERLUSCONI, per fare tabula rasa del vecchio. SEMU A MARI, meno male che la saggezza popolare ha scelto R E N A T O sindaco, cosi i due schieramenti avranno tutto il tempo per rigenerarsi.

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