Sgominata maxi rete di spaccio della zona tirrenica: la droga ordinata anche per email

Sgominata maxi rete di spaccio della zona tirrenica: la droga ordinata anche per email

Veronica Crocitti

Sgominata maxi rete di spaccio della zona tirrenica: la droga ordinata anche per email

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martedì 18 Agosto 2015 - 11:09

Le ordinanze di oggi sono state firmate dal Gip del Tribunale di Patti, su richiesta del Pm Rosanna Casabona. Nel corso delle indagini, i militari hanno anche effettuato due arresti in flagranza e diversi sequestri di droga.

Tutto ruotava attorno alla figura del tortoriciano Salvatore Conti Taguali, detto “u professuri”, che da un lato si occupava di mantenere i contatti con i fornitori di droga, soprattutto palermitani, e dall’altro riforniva i vari spacciatori locali, in un raggio che copriva i comuni di Capo D’Orlando, Torrenova, Gioiosa Marea, Brolo, Sant’Angelo di Brolo, San Fratello ed altre zone della fascia costiera. Si chiama Fumo di Londra la maxi operazione antidroga scattata questa mattina in tutta la zona tirrenica, che ha chiuso il cerchio su 16 persone accusate di spaccio continuato di ingenti quantità di sostanza stupefacente del tipo cannabis indica ed hashish.

Finiscono ai domiciliari il tortoriciano Salvatore Conti Taguali, pregiudicato di 60 anni, e il carpileonese Salvatore Conti Taguale, pregiudicato di 38 anni. Scattano gli obblighi di dimora per altre 3 persone, mentre sono in 11 a ricevere l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Le indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di S. Agata Militello scattarono nei primi mesi del 2011 e, ben presto, riuscirono a far luce sull’intera rete di spaccio che coinvolgeva quasi tutti i comuni della fascia tirrenica. Grazie a pedinamenti ed intercettazioni telefoniche ed ambientali, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire il modus operandi degli spacciatori, individuando le figure chiave del 60enne Conti Taguali e del 38enne Conti Taguale. Quest’ultimo, nello specifico, venne identificato come uno dei maggiori e più dinamici spacciatori dell’intero hinterland. Una persona molto cauta che, per nascondere la droga, utilizzava sempre luoghi non direttamente riconducibili a lui, come ad esempio l’intercapedine dei muri di contenimento o l’interno di canalette per il drenaggio dell’acqua dal terreno.

Il modus operandi della vendita, poi, era un rituale: venditore ed acquirente concordavano l’incontro in un determinato luogo, quasi mai indicato, dove poi avveniva poi lo scambio. Solitamente si trattava di zone isolate o luoghi affollati dove fosse comunque facile eludere i controlli delle Forze dell’Ordine. Nelle conversazioni per telefono, i vari componenti utilizzavano linguaggi criptici, senza mai far riferimento diretto alla droga. Alcune ordinazioni di sostanza stupefacente avvenivano anche per email, all’indirizzo personale di Conti Taguale.

Il linguaggio utilizzato non era mai esplicito. Per indicare la quantità di stupefacente, ad esempio, si ricorreva a giochi di parole come “vespa 50” = 50 euro”, “la macchina ha 40.000 Km = 40 Euro”, “ho venduto l’hard disk a 50 Euro”. In altre conversazioni, per indicare lo stupefacente, gli indagati parlavano di “materiale”, “u quadrato”, “masterizzazione di due o tre CD”, in riferimento alle dosi di droga, così come “pellicole salvaschermo per telefono cellulare” o “venti giornaletti”. Dall’attività di indagine è inoltre emerso che tutti gli “attori” rivestivano la duplice veste di spacciatore – assuntore e traevano dall’attività di spaccio una vera e propria fonte di sostentamento, per alcuni era l’unica. E proprio da questa particolarità trae origine il nome dell’operazione “Fumo di Londra”, riferito ad un film inglese in cui la protagonista, per far soldi, decide di avviare una coltivazione di piante di marijuana per poi rivenderla nel mercato londinese e pagare i suoi debiti. Le ordinanze di oggi sono state firmate dal Gip del Tribunale di Patti, su richiesta del Pm Rosanna Casabona. Nel corso delle indagini, i militari hanno anche effettuato due arresti in flagranza e diversi sequestri di droga. (Veronica Crocitti)

2 commenti

  1. QUANDO VERRANNO INTERROGATI LA LORO DEPOSIZIONE SARA’ CHE AVEVANO ORDINATO STOFFA COLOR FUMO DI LONDRA PER LE FESTE PATRONALI E FARSI VEDERE ALLA MODA QUANDO MANGIAVANO CALIA E STIGGHILI E I CINESI GLI HANNO RIFILATO ROBA TAROCCATA. DEL RESTO LA COLPA E’ DEL MERCATO CINESE CHE SBAGLIANO LA CE CINESE E NON DELLA COMUNITA’ EUROPEA

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  2. QUANDO VERRANNO INTERROGATI LA LORO DEPOSIZIONE SARA’ CHE AVEVANO ORDINATO STOFFA COLOR FUMO DI LONDRA PER LE FESTE PATRONALI E FARSI VEDERE ALLA MODA QUANDO MANGIAVANO CALIA E STIGGHILI E I CINESI GLI HANNO RIFILATO ROBA TAROCCATA. DEL RESTO LA COLPA E’ DEL MERCATO CINESE CHE SBAGLIANO LA CE CINESE E NON DELLA COMUNITA’ EUROPEA

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