Fuoco amico su Messina Social City da Clara Crocè, Russo: "Fare chiarezza"

Fuoco amico su Messina Social City da Clara Crocè, Russo: “Fare chiarezza”

Marco Olivieri

Fuoco amico su Messina Social City da Clara Crocè, Russo: “Fare chiarezza”

giovedì 02 Gennaio 2025 - 18:16

La sindacalista Fiadel: "Noi esclusi dalle stabilizzazioni". Il consigliere Pd, Oteri (Prima l'Italia) e Mancuso (Più Europa): "Gestione approssimativa"

MESSINA – Fuoco amico su Messina Social City e sull’assessora alle Politiche sociali Calafiore. Pur vicina all’amministrazione Basile, ed ex candidata in Consiglio, Clara Crocè, rappresentante sindacale della Fiadel, tuona contro Valeria Asquini sui social. E contesta i criteri che hanno portato alla stabilizzazioni di alcuni e all’esclusione di altri. Ecco le sue parole dopo la firma dei contratti il 31 dicembre: “Siamo stati lasciati fuori dalla porta dalla presidente, assieme a una delegazione di operatori esclusi dalla stabilizzazione, e non è la prima volta. Forse la presidente, senza l’aiuto di esperti e consulenti, non regge il confronto e non sa spiegare i criteri che giustificano il perché alcuni operatori siano stati stoppati e altri mai fermati. Abbiamo provato molto imbarazzo per le dichiarazioni rese della presidente Valeria Asquini e dell’assessora Alessandra Calafiore, in merito alla stabilizzazione dei lavoratori. Dal 2022 la Fiadel ha dovuto intraprendere una forte azione sindacale per ridare giustizia ai tanti lavoratori rimasti fuori dalla stabilizzazione a causa di una gestione approssimativa del personale. La stabilizzazione si è realizzata grazie alla nostra tenacia, alle nostre proposte accolte dal sindaco Basile, che ha dovuto mettere delle pezze ai gravi errori che influivano sul destino di numerose famiglie”.

Sul tema caldo interviene il consigliere comunale Alessandro Russo, del Partito democratico: “”Non desta particolare sorpresa la presa di posizione della locale rappresentanza della Fiadel in merito alle ultime stabilizzazioni di Messina Social City. Chi segue le vicende dell’azienda speciale, infatti, da mesi solleva diversi ed evidenti problemi gestionali da parte del management aziendale, senza che l’amministrazione abbia mai compiuto un passo in direzione della loro risoluzione. In primis, la mancata nomina di un direttore generale. che si protrae da oltre un anno con una mai vista prorogatio del vice direttore, che suscita seri dubbi dal punto di vista del rispetto dello Statuto e, in generale, dal punto di vista contabile”.

Russo: “L’amministrazione è sorda rispetto alle richieste di porre rimedio”

Continua l’esponente del Pd: “Ormai è strutturale la denuncia da parte di numerosi utenti e delle relative famiglie su disservizi nella gestione del servizio di assistenza domiciliare per anziani e per soggetti disabili (disservizi smentiti più volte dalla presidente Asquini, n.d.r.). Problemi che derivano da una organizzazione dei turni di lavoro degli operatori che penalizzano fortissimamente soprattutto gli assistiti storici e strutturali oppure i più deboli, quali i portatori di sindrome di autismo. In più, si assiste al reiterato utilizzo di contratti a breve e brevissimo termine o alla riassegnazione di molti operatori in mansioni per le quali non erano immediatamente preparati poiché da sempre impiegati in altre mansioni operative. Dicevo: tutto questo non desta sorpresa. Piuttosto, sconforto dinanzi alla sordità dell’amministrazione nel non porre tempestivamente”.

“Occorre una riorganizzazione dei servizi”

E ancora: “Di contro, desta meraviglia come Fiadel, storicamente il sindacato che sostiene l’azione dell’amministrazione De Luca – Basile, si sia accorta dei disservizi gestionali e operativi, soprattutto nel settore della gestione delle risorse umane, che contraddistinguono il management di Messina Social City. Confermando, in tal modo, quanto da noi denunciato più volte e più volte stigmatizzato nel corso soprattutto di questi ultimi mesi. Dinanzi alle nostre denunce si assisteva a una difesa d’ufficio che cozzava con la realtà dei fatti che noi riscontravamo (e continuiamo a riscontrare) giorno dopo giorno, da parte di utenti e di operatori coinvolti. Se anche il sindacato vicino all’amministrazione, quindi, dopo una così lunga distrazione o disattenzione, oggi conferma le nostre gravissime preoccupazioni, è urgente e necessario che l’amministrazione intervenga per porre mano alla riorganizzazione dei servizi affidati all’attuale management al fine di ridurre le difficoltà degli operatori ma, fatto decisamente più importante, i disagi quotidiani lamentati da molti utenti storici”.

Mancuso: “Gestione approssimativa”

Sull’argomento interviene pure Palmira Mancuso, di Più Europa: “Rileviamo con attenzione le dichiarazioni della sindacalista Clara Crocè, che mette in luce gravi mancanze nella gestione di Messina Social City. Una vera epifania, nel senso letterario del termine. La presidente dell’azienda, stando a quanto riportato dalla stessa Crocè, avrebbe ignorato le richieste di confronto avanzate da una delegazione di lavoratori esclusi dalla stabilizzazione, lasciandoli “fuori dalla porta”. Le recenti dichiarazioni della sindacalista sulle mancanze da parte dell’assessora Calafiore e della presidente Asquini, non fanno che confermare ciò che abbiamo più volte evidenziato: una gestione approssimativa che ha penalizzato numerose famiglie. La mancata stabilizzazione di alcune unità e l’assenza di un confronto aperto con i rappresentanti sindacali sono sintomatici di una governance che evita il dialogo e si trincera dietro decisioni incomprensibili. E stavolta se n’è accorta anche Clara Crocè”.

Oteri: “Sulle assunzioni avevo ragione io”

Sulla questione interviene pure Cosimo Oteri, capogruppo di Prima l’Italia in Consiglio: “Alla fine, sulla gestione delle assunzioni alla Messina Social City avevo ragione io. Sono stato insultato sui social da alcuni sindacati, ma alla fine, come prevedibile, iconti tornano anche se c’è chi fa finta di nulla. Alla base di questa vicenda ci sono i problemi del contratto dei dipendenti della Messina Social City, mai modificato per adeguarlo a quello degli altri lavoratori delle partecipate. E il mancato pagamento della 14esima, della quale si è tanto parlato durante l’ultima campagna elettorale ma di cui ancora non c’è traccia”.
Oteri chiede pure che si faccia chiarezza sulle “consulenze pagate ogni volta a suon di migliaia di euro di denaro pubblico”.
Prosegue il consigliere eletto con Basile sindaco e presto passato all’opposizione: “Per evitare che si ripetano vicende del genere, ci auguriamo che la presidente della Messina Social City Valeria Asquini si dimostri più incisiva nei confronti dell’amministrazione Basile, senza aver paura di essere la prossima a lasciare la propria poltrona, visto che il suo primo dovere è tutelare i lavoratori della partecipata che, per inciso, sono più numerosi dei dipendenti comunali. Tra l’altro, c’è anche da capire come sia stato possibile che in tre anni si siano avvicendati ben tre direttori generali e che adesso questa funzione sia espletata da un vicedirettore nominato nel gennaio 2023”.

La necessità di fare chiarezza

Lo abbiamo scritto nei voti e giudizi sul 2024 a Messina: Bene lo Scuolabus e i nuovi servizi attivati. Da chiarire i punti critici nell’organizzazione più volte sollevati da Palmira Mancuso (Più Europa) e dal consigliere Alessandro Russo. Quest’ultimo ha espresso diverse perplessità indirizzate anche alle altre partecipate, che meritano risposte.

Vedremo se sindaco, Messina Social City e assessora Calafiore vorranno replicare.

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2 commenti

  1. Messina social City gestisce le disgrazie altrui e fa politica attiva

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  2. Mi viene da ridere ..PRIMA L’ITALIA, PIU’ EUROPA …………PRIMA BUDDACILANDIA NO…VERO ahahahahahahahah

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