In Italia ci sono 1000 indagati, tranne che in Calabria malgrado la percentuale più alta di persone che si sono vaccinate senza averne diritto
Anche per quanto riguarda i cosiddetti furbetti del vaccino anti Covid, la Calabria detiene un triste primato. Infatti, sono 92000 gli appartenenti alla “categoria altro” che hanno beneficiato della dose vaccinale, mentre il numero degli ultraottantenni a cui è stato inoculato il vaccino anti Covid si ferma a 91.500.
Questo vuol dire che nella nostra Regione, rispetto alle altre, sono maggiori coloro i quali pur non rientrando tra gli ultraottantenni si sono vaccinati. Un numero elevato che ha fatto innescare una serie di polemiche, fino ad arrivare alla Commissione parlamentare antimafia che ha fatto richiesta di questi elenchi. Una anomalia tutta calabra, insomma, che dovrebbe però, arrivati a questo punto, interessare i vari organi preposti, come per esempio le varie Procure calabresi se davvero si vuole fare chiarezza su questa “difformità”.
Ma bisogna farlo adesso, senza indugiare e non far passare troppo tempo, perché i numeri parlano chiaro. In Calabria se la discrepanza tra chi aveva diritto al vaccino e chi no è così evidente, è una cosa che non può passare inosservata. Oltretutto a corroborare questa tesi ci sono dei dati apparsi sul Sole 24 Ore di qualche giorno fa, dove in questo momento in Italia ci sono 1000 indagati, tranne che in Calabria nonostante faccia registrare la percentuale più alta di persone che si sono vaccinate senza averne diritto.
Ed anche in questo caso ci sono i numeri che supportano questa tesi. Infatti se in Italia gli appartenenti alla cosiddetta “categoria altro” è del 18%, in Calabria arriviamo al 30% quindi è evidente che a fianco alla categoria altro 18%, possiamo affermare che c’è un 12% che rientrano nella “categoria furbetti”.
Lq Calabria è uno stato a parte con leggi proprie, quindi non si possono fare indagini.