Aveva guadagnato il trasferimento da Taormina a Messina con una falsa attestazione sui requisiti. Due anni e 10 mesi la sentenza nei confronti del funzionario all'Urbanistica.
E’ stata severa la condanna del giudice monocratico Massimiliano Micali nei confronti di Carmelo Famà, funzionario dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Messina: 2 anni e 10 mesi per truffa e falso, perché ha attestato di aver ricoperto l’incarico di dirigente dello stesso ufficio al Comune di Taormina, mentre era stato semplicemente un “facente funzioni”. L’attestazione gli aveva consentito di ottenere il trasferimento dal municipio taorminese a quello messinese, nel 2010.
Il funzionario era stato sospeso, tre anni fa, dopo l’inchiesta della Polizia giudiziaria, nata sulla scorta di un esposto. Nella denuncia si segnalavano le altre anomalie della vicenda, a cominciare dalla mancanza di valutatori della documentazione attestante il possesso dei requisiti di Famà, che fu comunque il solo ad aver risposto alla domanda del Comune di Messina.
Il funzionario è stato difeso dall’avvocato Paolo Turiano. L’accusa, rappresentata dal Pm Piero Vinci, aveva chiesto la condanna a 2 anni e 4 mesi.
A denunciare la vicenda era stato a suo tempo la sezione messinese del Partito Comunista d’Italia, che ora “domanda agli organi preposti se questa “disattenzione” costituisce reato e arreca danno erariale all’Ente Comune di Messina e chiede di accertare eventuali responsabili”.