Francilia: "L'Europa deve cambiare. E può farlo partendo dai piccoli Comuni e dai territori come in questo caso"
FURCI SICULO – Gli studenti dell’Istituto d’Istruzione superiore e numerosi sindaci del comprensorio, con la fascia tricolore, hanno fatto da cornice nei locali del Centro diurno alla firma del Patto di fratellanza. Lo hanno sottoscritto il sindaco di Furci, Matteo Francilia e gli omologhi Elina Stapulone della municipalità di Prirkuli, Lettonia; Ivan Ivanov di Letnitsa,Bulgaria; Jorge Grech di Zabbar, Malta; Javier Cainzos di Curtis, Spagna e Občianske Združenie di Milvus, Slovacchia.
“Il progetto – ha spiegato Francilia – si prefigge di scambiare buone prassi e rafforzare la cooperazione tra amministrazioni locali e rappresentanti della società civile, con il coinvolgimento dei giovani. Supportando il dialogo strutturato tra i responsabili politici e i cittadini, per contribuire allo sviluppo sociale europeo, con un approccio partecipativo dal basso. Anche perché – ha detto il sindaco di Furci – l’Europa ha fatto parecchi passi indietro negli ultimi 15 anni”.
Dopo aver ringraziato i colleghi sindaci, Francilia ha sottolineato che “è necessario intervenire affinché nasca un nuovo e globale senso di responsabilità e una vera unità di intenti nella gestione di tutti i problemi da risolvere. L’Europa deve cambiare. E può cambiare partendo dai piccoli Comuni e dai territori come in questo caso.
Il Patto di Fratellanza – ha aggiunto – è finalizzato a fare nascere e consolidare nel tempo un rapporto culturale, commerciale e turistico tra il nostro territorio e il loro”.
Il sindaco di Furci ha infine lanciato l’idea di una “Riviera blu”, che identifichi il comprensorio jonico. Un’area che va al di là dei singoli Comuni, anche sotto il profilo turistico.