"Il Consorzio universitario jonico non smobilita, dall'Unione dei Comuni arriveranno 8mila euro"

“Il Consorzio universitario jonico non smobilita, dall’Unione dei Comuni arriveranno 8mila euro”

Carmelo Caspanello

“Il Consorzio universitario jonico non smobilita, dall’Unione dei Comuni arriveranno 8mila euro”

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venerdì 06 Febbraio 2015 - 18:32

Il sindaco Foti: "Chiusura scongiurata. Ho sentito il rettore dell’Università degli studi di Messina, il quale ha espresso ferma volontà di mantenere la struttura consortile"

“Il Consorzio universitario jonico non smobilita”. Ad assicurarlo è il sindaco di Furci, sede dell’ente, Sebastiano Foti. “Non c’è alcuna intenzione – spiega il primo cittadino – di chiudere uno sportello al servizio di un migliaio di studenti dell’intero comprensorio, anche perché al momento i soldi per andare avanti ci sono”. Foti ha aggiunto che “l’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani ha previsto in bilancio 8mila euro, come lo scorso anno e i Dr, nel corso di un incontro pubblico che ha avuto luogo nei giorni scorsi a S. Teresa di Riva, hanno annunciato un contributo di circa 5mila euro. La chiusura è scongiurata. Tra l’altro – prosegue il sindaco – ho avuto modo di sentire il rettore dell’Università degli studi di Messina, il quale ha espresso ferma volontà di mantenere la struttura consortile, ovviamente ricambiata da parte mia”.

Quella del sindaco è una sorta di replica alle dichiarazioni e alle istanze dell’ex consigliere provinciale Matteo Francilia, il quale nei giorni scorsi ha lanciato un appello affinché si convochi al più presto un incontro con i dodici primi cittadini dell’Unione dei Comuni delle Valli joniche sulla paventata chiusura del Consorzio universitario. La riunione dovrebbe servire anche a fare il punto sulla questione economica e gestionale del servizio erogato presso i locali del Centro diurno di Furci. “Confido nella sensibilità dei sindaci dell’ente sovra comunale – ha dichiarato Francilia – i quali certamente capiranno che per anni abbiamo lottato per questa struttura. Sarebbe una sconfitta perderla senza reagire”. Si chiede quindi “una soluzione idonea per garantire un punto di riferimento importante a circa mille studenti del comprensorio” che va da Scaletta a S. Alessio, hinterland compreso”. Francilia è convincto che un ruolo importante potrebbe averlo proprio l’Unione dei Comuni.

Carmelo Caspanello

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