Furci. "Perché non vengono installati gli impianti di videosorveglianza su tutto il territorio?"

Furci. “Perché non vengono installati gli impianti di videosorveglianza su tutto il territorio?”

Carmelo Caspanello

Furci. “Perché non vengono installati gli impianti di videosorveglianza su tutto il territorio?”

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venerdì 13 Novembre 2020 - 14:33

"Atti vandalici e regole non rispettate", i consiglieri di minoranza presentano una interrogazione

FURCI – “Considerati i continui atti vandalici e il non rispetto delle regole, perché non sono stati installati sul territorio comunale impianti di videosorveglianza?”. I consiglieri Agatino Pistone, Rosaria Ucchino e Paolo Mascena ne chiedono conto e ragione al sindaco Matteo Francilia e al presidente del Consiglio comunale attraverso una interrogazione depositata ieri in municipio. In realtà alcune telecamere sono state già attivate grazie alla democrazia partecipata ma il progetto non è stato completato capillarmente. I tre esponenti di minoranza vogliono sapere come mai l’Amministrazione non abbia “presentato alla prefettura la richiesta di ammissione ai finanziamenti per sostenere gli oneri relativi all’installazione degli impianti. E ciò – sottolineano – nonostante la proroga del termine, dal 30 giusto al 15 ottobre 2020”. Pistone, Ucchino e Mascena ricordano che nel 2017 la Giunta prese atto delle indicazioni dei cittadini, tramite la democrazia partecipata e spese 16mila e 585 euro per la videosorveglianza. Il 26 maggio del 2018, il Comune firmò un patto con la prefettura al fine di raggiungere la prevenzione e il contrasto dei fenomeni criminali anche attraverso l’installazione sul territorio degli impianti di videosorveglianza. “Il regolamento comunale per la disciplina dell’argomento – chiosano i consiglieri di minoranza – è stato approvato dal Consiglio nel 2016. Le finalità riguardano la prevenzione di eventuali atti vandalici o danneggiamento di immobili, in particolare comunali. Un impianto adeguato consentirebbe altresì di vigilare sul traffico in modo da consentire immediate contromisure. E di garantire la protezione e l’incolumità delle persone nell’ambito della sicurezza e l’ordine pubblico e reprimere una serie di reati. Il tutto – concludono gli esponenti dell’opposizione – nel quadro delle competenze attribuite dalla legge ai Comuni”. Il regolamento comunale sulla videosorveglianza prevede l’installazione di telecamere in zone strategiche della cittadina jonica e spazia dal trattamento alla cessazione ed alla sicurezza dei dati. Il 18 aprile del 2019 il sindaco Matteo Francilia annunciò che l’impianto era operativo con 14 telecamere ed avrebbe consentito a regime di monitorare anche le periferie. Evidenziando che il progetto sarebbe stato completato al più presto.

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