Furci. "Si apra la strada per le frazioni", il sindaco scrive al Commissario contro il dissesto idrogeologico

Furci. “Si apra la strada per le frazioni”, il sindaco scrive al Commissario contro il dissesto idrogeologico

Carmelo Caspanello

Furci. “Si apra la strada per le frazioni”, il sindaco scrive al Commissario contro il dissesto idrogeologico

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lunedì 30 Marzo 2020 - 12:24

L'opera ha ottenuto il collaudo dal Genio civile (manca ancora quello amministrativo). Francilia: "In questo momento drammatico a causa del coronavirus è importante garantire la migliore viabilità possibile ai miei concittadini"

FURCI SICULO. Ottenuto il collaudo dal Genio civile (manca ancora quello amministrativo), il sindaco Matteo Francilia ha chiesto al Commissario di governo contro il dissesto idrogeologico della Regione l’apertura al transito veicolare della strada che collega il centro abitato alle frazioni collinari Grotte e Calcare. Si tratta dell’arteria adiacente il torrente Savoca, oggetto di lavori vitali sotto il profilo del consolidamento e della regimentazione idraulica.

Un’opera importante per la sicurezza realizzata grazie ad un finanziamento di 2 milioni e 230mila euro nell’ambito del Patto per la Sicilia per la riqualificazione del territorio. Come dicevamo, manca ancora il collaudo amministrativo, anche perché non ci sono i corpi illuminanti, rimasti bloccati su un tir al di là dello Stretto per l’emergenza coronavirus. “Considerato che passerà ancora parecchio tempo prima che arrivi il materiale – spiega il sindaco, Matteo Francilia – ritengo sia importante, soprattutto in questo momento drammatico, garantire la migliore viabilità possibile ai miei concittadini. Ed anche ai mezzi di soccorso, in caso di necessità”.

Al momento collegamenti con disagi

Al momento, infatti, le frazioni sono collegate al centro abitato attraverso la stretta via Cesare Battisti e la Panoramica, le cui condizioni non sono ottimali, anzi. I disagi sono evidenti. “Spero che la struttura commissariale della Regione contro il dissesto idrogeologico – continua Francilia – accolga la nostra istanza”. Nei giorni scorsi era divampata la polemica per la mancata riapertura della strada, una volta ultimati i lavori. Il sindaco si era affrettato a gettare acqua sul fuoco evidenziando che in quella fase era impossibile presentare qualsiasi istanza poiché non c’era nemmeno il collaudo del Genio civile.

“Opera strategica e importante al tempo del coronavirus”

“Non appena è arrivata la documentazione – sottolinea Francilia – mi sono adoperato. Mi auguro si comprenda il motivo della richiesta, in questo momento così delicato”. La strada rappresenta un’opera strategica per la viabilità urbana in un’area di espansione del paese. La prima parte dell’arteria, quella a Valle, dalla Statale a via Simone Neri, era stata completata nella primavera del 2003. Da allora si attendeva l’ultimazione dell’opera. Ci sono voluti 17 anni perché ciò accadesse. La sede stradale è stata completata con delle opere di contenimento che hanno consentito al contempo di allargare la carreggiata.

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