Note e diffide non sono bastate all’ente locale, rimasto inerte davanti alle istanze di accertamento. I costi sono a carico del bilancio comunale
Controlli antiabusivismo e piano casa, il Comune è inadempiente e arrivano i commissari. Note e diffide non sono bastate all’ente locale, rimasto inadempiente davanti alle istanze di accertamento. Da qui la decisione della Regione di nominare il commissario ad acta nella persona del funzionario Mario Megna per i prossimi tre mesi (con la possibilità di proroga dell’incarico). I costi sono a carico del bilancio comunale.
Sono le conseguenze delle inadempienze legate al Piano casa che prevede l’invio di documenti ed una relazione all’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente entro il mese di febbraio, circa i controlli sugli interventi autorizzati (ampliamento di edifici esistenti o demolizioni e ricostruzioni). Controlli che dovrebbero riguardare almeno il 20%, a campione, di quanto autorizzato. Ma per quanto riguarda il 2013 da Furci non è partito alcun documento alla volta di Palermo, nonostante la diffida del marzo 2014 ed un ulteriore sollecito della Regione il 10 giugno. Con quest’ultimo atto sono stati concessi ulteriori 15 giorni di tempo al Comune furcese, trascorsi comunque in modo infruttuoso. Da qui l’invio del commissario ad acta.
La Regione ha inoltre rinnovato l’incarico all’architetto Pietro Coniglio quale commissario nominato per far rispettare la diffida che prescriveva l’emissione di provvedimenti sanzionatori relativamente agli immobili abusivi. In qualche caso si sta già provvedendo alla demolizione.
Carmelo Caspanello