Giovanni Lo Giudice e il dono del sacerdozio coronato dall'ordinazione di Papa Francesco

Giovanni Lo Giudice e il dono del sacerdozio coronato dall’ordinazione di Papa Francesco

Carmelo Caspanello

Giovanni Lo Giudice e il dono del sacerdozio coronato dall’ordinazione di Papa Francesco

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sabato 18 Aprile 2015 - 15:09

L'intera comunità è mobilitata per partecipare alla funzione in Vaticano. La gioia del parroco, mons. Tavilla, contenuta in una lettera ai fedeli. L'8 maggio la sua prima Messa a Furci

Sarà Papa Francesco, domenica 26 aprile, ad imporre le mani per la preghiera di ordinazione sacerdotale del diacono Giovanni Lo Giudice. Un giovane di Furci Siculo che coronerà il suo desiderio al termine del percorso vocazionale svolto nel Pontificio seminario romano maggiore, a Roma. La comunità furcese è in fermento. Un pullman partirà alla volta della Capitale per partecipare alla solenne funzione nella basilica vaticana di S. Pietro, che avrà inizio alle 9. In tanti si recheranno a Roma in auto o in aereo.

A guidare i pellegrini sarà mons. Giò Tavilla, parroco della chiesa S. Maria del Rosario, dove Giovanni si è formato ed ha maturato la decisione di entrare in seminario. “Insieme al nostro caro Giovanni Lo Giudice – ha dichiarato mons. Giò – tutta la comunità furcese gioisce per un dono così grande, che come san Giovanni Paolo II era solito affermare, è dono e mistero. L’ordinazione sacerdotale di Giovanni visita la nostra comunità come grazia dal cielo, perché Dio – che legge nel cuore di ogni uomo – suscita in chi si fida di Lui l’ardente desiderio di amarlo e seguirlo più da vicino. Con Giovanni – prosegue il parroco – tutti noi ci sentiamo depositari di questa grazia, poiché furcese d’origine, ha maturato nella nostra chiesa del Rosario la sua vocazione. Qui ha iniziato il suo cammino di discernimento vocazionale. Ai piedi di Maria ha maturato il desiderio di appartenere a Cristo e con Lei, la Madre, ha superato quelle prove che – scritte nel progetto di Dio – lo hanno condotto a Roma, dove adesso corona con il suo “sì” le attese del cuore di Cristo. Giovanni – ribadisce mons. Giò – appartiene a tutti noi. Qui ha ricevuto il Battesimo, qui ha iniziato ad ascoltare la voce del Signore che lo chiamava a scelte grandi e coraggiose. E a condividere l’emozione del suo cuore – chiosa il sacerdote – ci saremo anche noi con una significativa rappresentanza della nostra comunità, fatta di operatori pastorali, di giovani, famiglie e adulti, insieme ai suoi genitori e familiari, guidata da me, per continuare a fargli respirare la buona aria di casa e di questa famiglia parrocchiale orgogliosa del suo cammino e del traguardo raggiunto”.

Giovanni lo Giudice celebrerà la sua prima messa a Furci Siculo l’8 maggio, in occasione della festa interna della Patrona, la Madonna del Rosario”. “Come Parroco – ha scritto mons. Giò ai fedeli in una lettera aperta – dico grazie al Signore per le meraviglie che mi dona in questi anni di ministero pastorale a Furci e invito tutti a continuare a pregare per don Giovanni e per i nostri seminaristi”. Da anni Giovanni lo Giudice, 31 anni, laureato in Sociologia, si è trasferito al Pontificio seminario romano maggiore, a Roma. Alla cerimonia saranno presenti i genitori, Beniamino e Donatella insieme alla sorella Martina, che vive a Roma in virtù degli impegni con la nazionale di judo della quale fa parte.

Carmelo Caspanello

2 commenti

  1. DON LO GIUDICE NON LA CONOSCO SPERO CHE LEI AIUTI LA CHIESA AD ESSERE FORTE E DETERMINATA NEL DIFENDERE IL CRISTIANESIMO DAI FALSI FEDELI CHE SUPINAMENTE SPINGONO A INGINOCCHIARSI A RELIGIONI OSTILI AL CRISTIANESIMO. NON SI PUO’ PIU’ ASSISTERE AD UN INGIUSTIFICATO BUONISMO NEI RIGUARDI DI CIO’ CHE SUCCEDE NEL MONDO CONTRO I CRISTIANI E IN PARTICOLAR MODO NEI CONFRONTI DEI CATTOLICI. AGGRAVATO DALLA IGNAVIA POLITICA DI CERTI CATTOLICI CHE A TUTTI I COSTI SPINGO ALL’INEVITABILE SOTTOMISSIONE DI COLORO CHE DISTRUGGONO I CIMITERI LE CHIESE E DECAPITANO I CRISTIANI. FACCIA MOLTO NEL CERCARE DI BLOCCARE QUESTA, CHIAMIAMOLA PURE, FRANA DI FEDELI CATTOLICI CHE CONFUSI NON HANNO PIU’ UNA DETERMINATA GUIDA RELIGIOSA. SIA FORTE COME DON BOSCO AUGURI

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  2. DON LO GIUDICE NON LA CONOSCO SPERO CHE LEI AIUTI LA CHIESA AD ESSERE FORTE E DETERMINATA NEL DIFENDERE IL CRISTIANESIMO DAI FALSI FEDELI CHE SUPINAMENTE SPINGONO A INGINOCCHIARSI A RELIGIONI OSTILI AL CRISTIANESIMO. NON SI PUO’ PIU’ ASSISTERE AD UN INGIUSTIFICATO BUONISMO NEI RIGUARDI DI CIO’ CHE SUCCEDE NEL MONDO CONTRO I CRISTIANI E IN PARTICOLAR MODO NEI CONFRONTI DEI CATTOLICI. AGGRAVATO DALLA IGNAVIA POLITICA DI CERTI CATTOLICI CHE A TUTTI I COSTI SPINGO ALL’INEVITABILE SOTTOMISSIONE DI COLORO CHE DISTRUGGONO I CIMITERI LE CHIESE E DECAPITANO I CRISTIANI. FACCIA MOLTO NEL CERCARE DI BLOCCARE QUESTA, CHIAMIAMOLA PURE, FRANA DI FEDELI CATTOLICI CHE CONFUSI NON HANNO PIU’ UNA DETERMINATA GUIDA RELIGIOSA. SIA FORTE COME DON BOSCO AUGURI

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