In scadenza anche la convenzione tra Furci e S. Teresa di Riva per la condivisione del capo dell'area tecnica Claudio Crisafulli
FURCI. L’esperienza del capitano Diego Mangiò quale comandante del corpo di polizia municipale di Furci finisce oggi, data di scadenza fissata nella convenzione siglata con il Comune di S. Teresa di Riva, dove ha la titolarità. I vigili rimangono “orfani” del comandante in attesa che venga nominato un coordinatore. Sempre oggi scade la convenzione che prevede la condivisione tra i due enti dell’architetto Claudio Crisafulli quale capo ufficio tecnico dei Comuni di S. Teresa e Furci (dove è titolare), che non sarà rinnovata. Lo scambio aveva consentito un notevole risparmio reciproco. C’è un generale rammarico a coronamento di questa esperienza e cioè che non si sia riusciti a realizzare la tanto auspicata integrazione tra i due enti locali, Furci e S. Teresa, per giungere alla creazione di un unico corpo di polizia municipale con un unico comando. C’è troppa sproporzione tra il numero di vigili in servizio a S. Teresa (poco meno di 10mila abitanti) e Furci (poco più di 3.500). Ma il problema è innanzitutto economico. “Per l’affidamento del comando del corpo dei vigili al capitano Diego Mangiò – spiega l’assessore furcese Alessandro Niosi – abbiamo speso per 6 mesi appena 4mila euro, per un impegno di 18 ore settimanali. Soldi compensati con la condivisione di Crisafulli, al 50% pagato da S. Teresa. Nel momento in cui non dovesse essere rinnovata la convenzione al capo dell’ufficio tecnico, il nostro Comune non sarebbe più nelle condizioni di sobbarcarsi il costo di Mangiò. Del cui operato – tiene a sottolineare Niosi a nome dell’amministrazione comunale – siamo ampiamente soddisfatti. La sua esperienza e grande professionalità non sono in discussione, ma purtroppo dobbiamo fare i conti con il bilancio. Siamo altresì consapevoli – aggiunge l’assessore – che all’interno del nostro organico non abbiamo figure apicali che possano ricoprire il ruolo di comandante del corpo di polizia municipale”.