I primi sei sigilli mercoledì. In cinque hanno provveduto a pagare nella giornata di ieri e il servizio è stato ripristinato. Ma i controlli continuano...
FURCI SICULO – Sigilli ai contatori dell’acqua dei cittadini morosi. Gli amministratori sono passati dalle parole ai fatti dopo aver concesso, tra l’altro, una rateizzazione sulle somme pregresse. Ma c’è chi ugualmente non si è messo in regola. Così sono scattati i tagli. I primi sei mercoledì. In cinque hanno provveduto a pagare nella giornata di ieri e il servizio è stato ripristinato. Ma i controlli continuano. “Siamo attenti alle difficoltà delle famiglie – spiega il sindaco, Matteo Francilia – ma la legge è uguale per tutti. E, soprattutto il principio è uno solo: pagare tutti per pagare meno. Questa regola vale per tutti i tributi, compresa la tassa sui rifiuti. Nei prossimi giorni – annuncia Francilia – prenderemo provvedimenti anche in questa direzione. Sono in corso di lavorazione gli avvisi di accertamento per le annualità più recenti della Tari, che contengono l’ulteriore aggravio delle sanzioni per omesso versamento (pari al 30% dell’imposta non versata) e l’aggiunta degli interessi maturati”.
Lo scorso dicembre il Comune aveva tagliato l’acqua alle attività commerciali morose, avviando le procedure per riscuotere comunque il proprio credito tramite gli strumenti che la legge mette a disposizione. I commercianti hanno risposto pagando il pregresso. Anche in questo caso è stata data la possibilità di rateizzare. “Si deve procedere – conclude Francilia – altrimenti si rischia il default. Se tutti pagassero le tasse Furci sarebbe un Comune ricco e si potrebbero garantire maggiori servizi ai cittadini. Oltre al fatto che se pagano tutti , tutti pagano meno”.