Piemonte, il Comitato: "Non sia una faida politica". L'Orsa scrive all'assessore sul bando all'Irccs

Piemonte, il Comitato: “Non sia una faida politica”. L’Orsa scrive all’assessore sul bando all’Irccs

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Piemonte, il Comitato: “Non sia una faida politica”. L’Orsa scrive all’assessore sul bando all’Irccs

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venerdì 24 Luglio 2015 - 06:22

Oggi conferenza stampa del presidente dell'Ars Ardizzone sulla vicenda Piemonte. Intanto il Comitato per salvare l'ospedale interviene: "purchè non sia una faida politica". L'Orsa scrive all'assessore Gucciardi in merito alle assunzioni al Neurolesi.

Con le dimissioni dell’assessore Borsellino e con il rinvio dell’esame del ddl sulla fusione Piemonte-Neurolesi all’Ars in città si è riaperto il dibattito, e lo scontro sulla vicenda. Questa mattina il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone in conferenza stampa spiegherà la sua perplessità su un protocollo d’intesa, siglato tra i manager di Papardo e Irccs che invece di mettere al sicuro il destino del Pronto soccorso e dell’emergenza urgenza, lo mette seriamente a repentaglio. Sulla vicenda è anche tornato il presidente del gruppo Pdr alla Regione Beppe Picciolo che ha ribadito “i 70 posti letto per acuti al Piemonte sono un impegno dal quale nessuno può pensare di tornare indietro”.

In attesa dei nuovi sviluppo il Comitato “Salvare l’Ospedale Piemonte” interviene con una nota del presidente Marcello Minasi: “Siamo d'accordo anche con la linea assunta dal Presidente Ardizzone, così come lo eravamo con il Ddl, continuando a chiedere, comunque, il mantenimento del presidio ospedaliero. Non vorremmo scoprire che anche in questa nuova svolta sul “caso Piemonte” si celano meccanismi finalizzati alla chiusura del presidio. Dimostrino che non si tratta di una faida politica, potenziando immediatamente l'ospedale che in questo momento non somministra LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza che sono regolati dalla Legge, ed è a grande rischio senza le specialistiche. Vorremmo infine chiarezza sul Punto Nascita e capire perché si programma il trasferimento della Materno Infantile del Piemonte, che conta oltre 1000 parti l’anno, in un ospedale, il Papardo, in cui non si raggiungono i 500 parti, in barba al numero minimo stabilito dalla normativa sui punti nascita”.

Intanto, sul fronte Neurolesi si registra la nota trasmessa al neo assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi dai responsabili dell’Orsa regionali, provinciali e comunali Mariano Massaro, Francesca Fusco, Antonio Cambria, Leonardo Malatacca in merito ad un bando di selezione all’Irccs.

“ in data 18/06/2015, l’IRCCS Neurolesi Bonino Pulejo pubblicava, con delibera n. 291 (vedi allegato), “ bando per selezione pubblica per soli titoli, per il conferimento di incarichi a tempo determinato per figure amministrative del comparto”, la selezione prevede il requisito specifico del “possesso di almeno 24 mesi di esperienza maturata nel settore amministrativo di enti di diritto pubblico del S.S.N.” elemento non conforme a quanto previsto dal D.P.R. n. 220 del 27/03/2001 che disciplina quali siano i requisiti specifici inseribili nelle selezioni per il S.S.N”.

L’Orsa ha contestato la selezione trasmettendo anche gli atti sia alla Regione che all’Anac, mentre nel frattempo si è dimessa, per motivi personali, il direttore amministrativo Giulia Pulejo.

“In data 13/07/2015 l’IRCCS – prosegue la nota-emana una delibera con la quale attiva una proroga finalizzata ai soggetti in scadenza di contratto dell’area amministrativa,non ottemperando a quanto disciplinato dal DPCM del 6 marzo 2015 , che prevede un tavolo tecnico con i sindacati, la predisposizione del fabbisogno del personale e le conseguenti procedure concorsuali per il 50% dell’organico, tutti steps, che la Direzione Ircss non ha fatto e che rendono l’atto illegittimo”

Il sindacato chiede quindi all’assessore Gucciardi di intervenire per valutare l’operato della dirigenza dei Neurolesi e verificare la possibilità di sospendere le delibere indicate “considerato che danneggiano sia i tanti disoccupati in attesa di partecipare ad un concorso pubblico e, allo stesso tempo, bloccano la possibilità ai dipendenti già di ruolo di poter accedere alla progressione dei profili La scrivente chiede, inoltre, l’attivazione dell’ iter che preveda la stabilizzazione di tutto il personale (amministrativo e sanitario) con contratto a tempo determinato e il rispetto dei diritti del personale strutturato.E ancora , chiediamo, la verifica dei curriculum vitae sia del Direttore Sanitario che del Direttore Generale , sembrerebbe infatti che il primo non abbia la specializzazione in IGIENE titolo importante per chi, come nel caso specifico, svolge l’incarico sia di Direttore Sanitario che di Direttore di Presidio; ed il secondo non abbia maturato l’esperienza dirigenziale quinquennale in strutture sanitarie del S.S.N. o di almeno 7 anni presso altre strutture, secondo quando previsto dai regolamenti per le nomine dei direttori generali”.

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