Confermati il pivot Costanzo e l’universale Bruno, entrambi hanno fornito l’anno scorso un prezioso contributo, dimostrandosi elementi adatti alla categoria
MESSINA – La Pgs Luce Messina continua a lavorare sulla rosa della prossima serie B di calcio a 5 che partirà il 9 ottobre. Dopo le conferme di importanti uomini spogliatoio si aggiungono altri due importanti tasselli nel mosaico dell’organico della società di futsal.
La dirigenza ha confermato il pivot Benny Costanzo e l’universale Giuseppe Bruno. Entrambi hanno fornito l’anno scorso un prezioso contributo, dimostrandosi elementi adatti alla categoria; e sposato con grande entusiasmo il progetto proposto loro dal presidente Fabrizio Caratozzolo.
I nomi di Costanzo e Bruno vanno ad aggiungersi a quelli del capitano Valerio Bucca. Del vice Simone Fiumara e degli spagnoli: Daniel Antonio Barti Modueno e Ivan Benitez Molina.
Benny Costanzo, pivot
Costanzo, classe ‘91, vivrà, così, la quarta stagione consecutiva con la maglia biancazzurra. Un crescendo di prestazioni che lo ha portato a realizzare 10 reti nell’ultimo torneo.
“Ci tengo a migliorare sempre e sono felice di restare nella Pgs Luce Messina – dichiara Costanzo –. La società sta costruendo qualcosa di importante, che possa regalare a tutti belle soddisfazioni. Lo conferma l’arrivo di alcuni calcettisti stranieri, che ci aiuteranno a crescere ulteriormente.
Noi giocatori daremo il massimo in ogni allenamento e faremo sacrifici. Sarà fondamentale poi in partita sbagliare il meno possibile. Ci troviamo in un campionato affascinante sotto diversi punti di vista, ma nel quale si paga a caro prezzo ogni minimo errore”.
Giuseppe Bruno, universale
Sulla stessa lunghezza d’onda le parole di Bruno, nato nel 1990, che vanta una lunga militanza tra B e C1 con: Atletico Villafranca, Sporting Peloro Messina, Siac Messina e Meriven.
“C’è in noi tanta voglia di riscatto dopo la positiva scossa avuto nel girone di ritorno. Abbiamo dimostrato di poter stare in B, ma adesso si ricomincia da capo e con una rosa rinforzata siamo chiamati a fare bene. Dovremo fare tesoro dell’esperienza accumulata”.