Ancora a rischio 400 posti di lavoro, mentre i sindacati chiedono un intervento urgente da parte delle istituzioni per evitare il precipitare della situazione
Sembra non conoscere fine la protesta dei lavoratori della centrale termoelettrica Edipower.
Dopo l’assemblea tenutasi ieri di Filctem-Cgil Flaei-Cisl Uiltec-Uil Femca-Cisl Fiom-Cgil Fim-Cisl Uilm-Uil, nella quale si è deciso di proseguire ed intensificare le iniziative di lotta, da questa mattina tutti i lavoratori sono tornati per la terza settimana consecutiva a presidiare i cancelli d’ingresso dell’impianto di San Filippo del Mela.
Edipower, dopo le numerose richieste per conoscere il futuro della centrale, ha comunicato che presenterà ai sindacati il progetto dettagliato di riconversione del sito solo il prossimo 10 marzo; quindi nel tavolo tecnico del 24 febbraio, convocato dall’assessore regionale alle Attività produttive, il progetto non sarà ancora presentato, lasciando in bilico sia i lavoratori sia l’intera popolazione della Valle del Mela.
In un clima che diventa sempre più incandescente, i segretari di Filctem-Cgil Flaei-Cisl Uiltec-Uil, presenti alla protesta, sottolineano la necessità di un urgente intervento da parte delle istituzioni per scongiurare il precipitare della situazione.
“La chiusura della centrale – ribadiscono i sindacati – può essere evitata solo facendo chiarezza sui due aspetti di questa vertenza che sono quello tecnico, ovvero la verifica sulla sostenibilità del progetto, e quello politico, inteso come le volontà e le azioni che le istituzioni devono mettere in atto per la sua realizzazione”. Senza risposte certe, la protesta andrà ancora avanti.