Chiusura mensa Ospedale Taormina, a rischio altri 15 posti di lavoro in provincia

Chiusura mensa Ospedale Taormina, a rischio altri 15 posti di lavoro in provincia

Chiusura mensa Ospedale Taormina, a rischio altri 15 posti di lavoro in provincia

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sabato 07 Aprile 2012 - 07:43

Il segretario generale della Filcams CGIL di Messina Garufi chiede garanzie per i lavoratori e sollecita un incontro con il commissario dell’Asp Poli

Dopo il blitz da parte del nucleo operativo dei NAS di Catania, presso la mensa dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina, che ha portato alla sospensione della produzione e della somministrazione dei pasti al pubblico per carenze di tipo igienico sanitario, 15 lavoratori rischiano il posto di lavoro.
L’ Asp 5 di Messina ha indetto una gara a trattativa privata affidando il servizio ad una ditta che si avvale di un centro di cottura esterno al fine di realizzare la ristrutturazione e l’adeguamento delle strutture di refezione e contemporaneamente garantire giornalmente i pasti ai degenti.
Il Segretario Generale della Filcams CGIL di Messina Carmelo Garufi, la categoria che si occupa dei lavoratori del commercio turismo e servizi, esprime profonda preoccupazione per la salvaguardia occupazionale dei 15 dipendenti che da oltre 10 anni svolgono il servizio di ristorazione e chiede che vengano fugati al più presto i dubbi sulla loro riassunzione. «La Provincia di Messina – si legge in un comunicato – sta vivendo una profonda crisi economica e ogni giorno decine di persone perdono il loro posto di lavoro. Non si può rischiare che i 15 dipendenti e le loro famiglie precipitino nel già largo buco nero della disoccupazione e della disperazione che attanaglia la nostra realtà».
La Filcams CGIL chiede all’Asp 5 di Messina che si impegni affinché la ditta subentrante assuma tutto il personale e contemporaneamente acceleri l’iter per la definita gara di appalto inserendo clausole che salvaguardino la riassunzione di tutti i lavoratori. La Filcams CGIL vigilerà affinché tutto si svolga secondo le normative vigenti e chiede un incontro al Direttore generale dell’ASL 5, Dott. Poli, da noi conosciuto come sensibile a queste problematiche, affinché si interessi in prima persona alla vicenda.

3 commenti

  1. Ettore Interdonato 7 Aprile 2012 15:50

    Mi spiace ma il personale che OGGI rischia il posto di lavoro e’ lo STESSO che manteneva le SOZZURE IMMONDE della mensa ! Dovevano salvaguardare il posto di lavoro mantenendo PULIZIA E IGIENE invece adesso e’ INUTILE piangere sul latte versato, IO stesso un giorno feci delle rimostranze ad un “impiegato” per via della piastra per la cottura dei panini SPORCHISSIMA, veramente lurida credetemi, lo stesso con fare arrogante e maleducato mi rispose : ” Manciati i fidinzii aunni capita e nno’ vi lamintati, viniti ca’ e rumpiti i CU “…. Ma si nna nnassi ppi’ fauri” … QUESTA e’ stata la risposta di CHI oggi ha PAURA di perdere un prezioso posto di lavoro che NON HA SAPUTO MANTENERE !
    Scusatemi ….. ma “certa” gente e’ meglio che stia a casa , non si “gioca” con la salute e LORO ci hanno giocato !
    PURTROPPO !!!!!
    Grazie per lo spazio dedicatomi !

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  2. puzza di bruciato 7 Aprile 2012 17:02

    A volte non mi spiego certe situazioni… ma è così difficile per un ospedale mettere un supervisore di qualità (coraggioso,incorruttibile, ben retribuito e tutelato) a cui dare carta bianca per la funzionalità di queste menze..

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  3. Carissimo! per UN DIPENDENTE MALEDUCATO NON PUO AFFERMARE che tutto il resto dello staff si merita di stare a casa… perché se ha letto BENE l’articolo non chiudono x colpa dei dipendenti ma x l’inadeguatezza dei locali troppo piccoli per i pasti prodotti (NON X LA SPORCIZIA)… e poi lei è sicuro che sia tutta colpa dei dipendenti che, come dice lei, non si sono saputi garantire il posto?! conosce veramente le dinamiche interne??
    Questa gente non ha proprio giocato con la salute di nessuno gli e lo assicuro!

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