I sindacati, vista la possibilità di chiusura senza l’impiego del Css, chiedono che si attivi un tavolo di crisi, come chiesto diverse settimane fa.
Incontro sicuramente non positivo per i sindacati ieri all’assessorato regionale attività produttive: Edipower, tramite il suo A.D. Masi, ha annunciato che il progetto è pronto ma sarà presentato in seguito. L’unica certezza emersa dal’incontro è, come lo stesso amministratore ha chiarito, che “senza l’impiego di CSS l’impianto resterà fermo, improduttivo e quindi chiuderà”.
Si confermano così per il sindacato intero i timori che avevano portato alle ripetute proteste.
“Con la centrale chiusa- affermano i sindacati- e se non si attuerà il progetto del CSS ci sarà solo il termovalorizzatore che essendo ritenuto nell’ultima legge finanziaria di “interesse nazionale” non dovrà ottenere nemmeno l’avallo della regione e potrà essere catapultato qua con una semplice decisione dal governo nazionale”.
I sindacati spiegano poi che il CSS è un “combustibile previsto dalla legge ed il suo impiego consentirebbe di produrre energia elettrica e di abbattere i costi dello smaltimento della raccolta differenziata dei comuni che, fantasticando soluzioni mai però attuate, continuano a scaricare ormai solo sugli utenti i sempre più proibitivi oneri di questo sistema”.
Mentre il tavolo tecnico prosegue i suoi lavori, per cgil cisl uil filctem cgil Flaei cisl uiltec uil è indispensabile che si attivi quel tavolo di crisi che cgil cisl uil ed organizzazioni di categoria hanno richiesto settimane fa.